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Paolo Bonolis, popolarissimo conduttore televisivo e noto tifoso dell'Inter, in un'intervista concessa a Tuttosport ha parlato del ritorno a Milano di Romelu Lukaku e delle altre trattative di mercato nerazzurre: "Contento del ritorno di Lukaku? Come potrei non esserlo? Certo che sono felice di Romelu. Come lo sono di Asllani, di Mkhitaryan e di quello che sarà. L'Inter non aveva onestamente proprio bisogno di migliorare i titolari, ma la panchina. Adesso vediamo se riusciamo a collocare Vidal e Sanchez. Vediamo poi dopo l'eventuale vendita di Skriniar come verrà sistemata la difesa. E magari se verrà Dybala. A quel punto, basta, sarebbe più che sufficiente, caspita".
La Curva ha preso una posizione netta su Lukaku, che dopo essere andato via, dovrà guadagnarsi di nuovo gli applausi del tifo organizzato. Lei come lo accoglierà? Come se non fosse successo nulla? O dovrà sudarsi il suo affetto?
"Romelu voleva risolvere un problema che si teneva dentro, non essere riuscito a sfondare in quel Chelsea che l'aveva coccolato e lanciato. Ci ha provato, non ha funzionato e si è reso conto che il posto ideale dove si è trovato, è stato a Milano, con l'Inter. Tutti hanno delle cose da risolvere per il proprio bene, ci stanno i ripensamenti e i chiarimenti. Non mi sembra sia successo niente di così drammatico, l'Inter comunque con la sua cessione si era assicurata un pacco di milioni. Il sostenitore un po' troppo aggressivo si attacca a tutto per gioire o protestare".
Se la guardiamo sotto un lato romantico, possiamo dire che Lukaku sia un innamorato pentito che ha fatto di tutto per tornare dall'amata? O la questione è più cinica? Un giocatore che non ha sfondato, vuol tornare dove ha fatto bene.
"Se vogliamo raccontarla così, la viviamo come Anna Karenina. Ma alla fine Lukaku era tornato a giocare da un'altra parte per una sollecitazione che si portava dentro da tempo. Non si sono trovati, ha capito che ha sbagliato e ora l'importante è che voglia essere protagonista all'Inter, rendendo al meglio che può".
Con Lukaku e gli altri acquisti sicuri, l'Inter torna ad essere la favorita per lo scudetto?
"No, no la Juventus sta facendo molto bene, lo stesso sicuramente varrà per il Milan, la Roma si sta ricomponendo, la Fiorentina sta lavorando con grazia. Molte squadre stanno venendo costruite al meglio, ma poi devi vedere quale chimica funziona, anche perché sarà una stagione complicata, completamente diversa dalle altre. Con la Serie A che inizia molto presto, si interrompe a novembre, riprende a gennaio dopo il mondiale: una caciara! Non sappiamo quanto renderanno i calciatori prima e dopo la competizione in Qatar".
Le piacerebbe vedere Dybala all'Inter?
"Senza dubbio, è un signor giocatore, come no. A me piace tantissimo. Sarebbe una variante non indifferente nelle possibilità di Inzaghi, magari arrivasse".
Il tridente con Lukaku e Lautaro come lo vede?
"Può darsi, in qualche circostanza, se non venisse squilibrata troppo la squadra. Sono decisioni che spettano al tecnico, ma l'Inter per statuto deve cercare di disputare al massimo tutte le competizioni in cui è coinvolta. Un giocatore mica poi può giocare tutte le partite, avere una panchina vasta ed importante è tipico delle grandi squadre. Non si può stare con i giocatori contati".
Un tridente che nell'immaginario collettivo fa sognare?
"Sì, ma attenzione: non si deve fare la fine del Real Madrid dei Galacticos, con Samuel che si vedeva puntato da sette avversari e i suoi compagni là davanti aspettavano il pallone. Le squadre vivono di equilibrio".
Le dispiacerebbe se Skriniar venisse venduto?
"I tifosi fanno i fenomeni con i soldi degli altri, ma qualora arrivasse davvero un'offerta da 70 milioni…La società deve chiudere il bilancio in un certo modo, a fronte di due anni con la pandemia, gli stadi vuoti, una politica economica estera cinese che ha cambiato direzione. Probabilmente l'Inter ha bisogno una sovvenzione economica. Se l'Inter cedesse Skrinair per una settantina di milioni e portasse a casa Bremer e Milenkovic per molto, molto meno, avresti fatto tombola. Ovviamente sarei dispiaciuto se Milan andasse via, ma 70 milioni per un difensore non sono mica bruscolini".
Felice del rinnovo di Inzaghi?
"Senza dubbio, Simone è un bravissimo allenatore. Si è ritrovato in una stagione dove non avrebbe dovuto portare a casa nulla, ma solo onorare le varie competizioni. Ha vinto Coppa Italia e Supercoppa, lo scudetto non è arrivato per un pelo anche a causa di un girone di ritorno dove ci hanno piazzato tutte le partite importanti una in fila all'altra, Champions compresa. Un bombardamento, non si era mai vista una cosa del genere. Comunque va bene. Inzaghi è arrivato secondo per una serie di piccole disgrazie, ma ha concluso l'annata con due trofei. Per me il suo è stato un lavoro straordinario, tanto di cappello".
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