Intervistato da Sportweek, il conduttore Paolo Bonolis, grande tifoso dell'Inter, ha raccontato come ha vissuto il giorno del 22 maggio 2010, data in cui l'Inter vince la Champions contro il Bayern:
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Bonolis: “Finale del 2010? L’ho vista in mezzo ai tedeschi. Era tutto pronto con Moratti, ma…”
Il conduttore Paolo Bonolis, grande tifoso dell'Inter, ha raccontato come ha vissuto il giorno del 22 maggio 2010
Era tutto definito: l'invito a Madrid del presidente Moratti arrivato al telefono subito dopo la semifinale, la finale dal vivo, al Bernabeu. Poi la stessa notte, alle 2 e mezzo, suona il telefono. È mia figlia, "Hanno fissato la data della cerimonia della laurea... vieni? È il 22 maggio... ". Ah il 22... ma certo...". Era il giorno della finale di Madrid. Ho cercato ogni soluzione possibile e combinazione per voli, compresi quelli privati. Ma non era possibile. La cerimonia era prevista un'ora e mezza dopo la partita, il problema erano i 5500 km di distanza dal Vermont. Lassù non sanno nemmeno cosa sia la finale di Champions. Fortunatamente un tizio mi segnala un piccolo bar distante 10 minuti dal luogo della cerimonia. Entro e scopro che sono tutti tedeschi lì dentro. Quando Milito segna l'1-o il mio grido è un incrocio tra un suono dell'uomo di Cro-Magnon e l'improvvisazione. È la fine. Tutti si girano: Brafo, brafo. Poi il 2-0 vinciamo. Mi avvio da mia figlia con la gioia nel cuore. Quando avverto qualche sommovimento psicologico avverso nel mio corpo, cerco Inter-Bayern...
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