Intervenuto ai microfoni de LaLazioSiamoNoi, il noto conduttore e tifoso dell'Inter Paolo Bonolis ha parlato in vista dello scontro diretto di domenica sera contro i biancocelesti: "Questa sarà una giornata di Serie A complicata, ci saranno alcuni che sorrideranno altri meno. Ad ogni modo non c’è nulla di definitivo. La corsa per la Champions League è ancora aperta, ci sono ancora 30 punti in palio. Quello che sembra definitivo una domenica diventa variabile in quella successiva, c’è ancora troppo da giocare e ci sono ancora tanti scontri diretti".
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Bonolis: “Icardi? Sto con l’Inter. Spalletti resti, è bravo. Lazio? Avversario peggiore”
Le parole del noto conduttore tv
ICARDI - "Io, fondamentalmente, sto con l’Inter. Non si tratta di una situazione così netta, soprattutto per noi che la viviamo dall’esterno e non abbiamo tutti gli strumenti per comprenderla. Dunque non è semplice prendere una decisione. Questa situazione ha un sapore affascinante per chi ama le telenovelas. In realtà però queste sono cose che capitano all’interno delle società, solo che nel 90% dei casi rimangono all’ombra dello spogliatoio. In questo caso è venuto tutto a galla con particolare fragore, sono state prese delle decisioni che possono apparire giuste o sbagliate. Si resta però nell’ambito dell’apparenza: non si conoscono tutte le variabili della decisione presa sia in una senso che nell’altro. Difficile dare un giudizio. Quello che so è che l’Inter ha trovato una compattezza importante a livello di spogliatoio e spero non venga minata dal ritorno di Icardi, anzi. Spero che diventi un ulteriore collante per risaldare i rapporti, soprattutto tra professionisti, cosa che i giocatori sono chiamati a essere per il contratto firmato e per gli impegni deontologici della loro attività".
LAZIO - "La Lazio è l’avversario peggiore che l’Inter potesse incontrare, si tratta di una squadra rognosa. Gioca molto sulle ripartenze e pressa molto a centrocampo. All’andata l’Inter ha vinto 3-0 ma mancava un giocatore fondamentale come Lucas Leiva in casa biancoceleste. Sono due squadre differenti: l’Inter tende a essere molto aggressiva e a schiacciare l’avversario. La Lazio tende ad aspettare per poi ripartire. Si tratta di una partitaccia che entrambe le squadre possono portarsi a casa con il punteggio pieno, magari però esce fuori un pareggio che va bene a tutti quanti".
SPALLETTI -"Sulla panchina dell’Inter tutti i bravi allenatori ci possono stare bene, dipende anche dal mercato. Spalletti può tranquillamente restare, è molto bravo. Soprattutto è stato bravo a gestire una rosa ridotta. La qualità dei nerazzurri è stata molto decantata ma secondo me è una rosa un po’ piccina con alcuni elementi sopravvalutati. Si tratta una rosa limitata a causa del fair play finanziario e da una serie di infortuni a cui si aggiunge la questione Icardi. Nonostante tutto questo Spalletti continua a rimanere terzo in classifica. Gli infortuni hanno pesato parecchio. Spesso si parla della brutta eliminazione in Europa League, ma l’Inter era priva di ben 7 titolari e non era facile. Questo pesa, basti pensare alla Juventus che ha una rosa fortissima. I bianconeri quando non avevano a disposizione i centrali di difesa titolari ne hanno presi 6 da Atalanta e Fiorentina. Contano moltissimo i titolari. Spalletti sa muovere la squadra ed è un gestore di spogliatoio rigido".
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