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Paolo Bonolis, noto tifoso nerazzurro, ha parlato al sito Soccer Magazine e si è soffermato sull'avvento di Suning e delle proprietà straniere nel campionato italiano e poi ha parlato anche di Inter-Juventus. Ecco cosa ha detto il conduttore televisivo: «In Italia non sono sempre le stesse società a vincere. Vince sempre e solo una società e non ha la proprietà straniera. L'arrivo di investitori stranieri nel calcio italiano è dovuto alla necessità di investimenti che altrimenti altre società italiane credo non potrebbero fare. Le proprietà straniere vengono con delle ragioni economiche. Suning viene per alimentare un marchio cinese importante, per sfondare anche in Occidente con quel marchio e ha scelto come volano pubblicitario anche la FC Internazionale. A Roma sono venuti per un’attività imprenditoriale che dovrebbe essere quella della costruzione dello stadio e così via. Niente di male, ma in realtà per il momento mi sembra che ci siano ancora diffidenza e interessi nazionali abbastanza oscuri che non permettono a questa imprenditorialità di essere attiva su quello che vorrebbe fare. Credo che questo sia il problema principale soprattutto della Roma. Niente di strano sul fatto che ci siano proprietà straniere. In altri Paesi ci sono economie superiori alla nostra e per avere delle squadre che siano all’altezza di quelle più ricche c’è bisogno di proprietà economicamente più importanti».
INTER-JUVE - «L'Inter negli ultimi tempi ha fatto tutto meglio del Milan. Conte all'Inter? E' una delle soluzioni, non un problema che resta la rosa bianconera. Una rosa molto importante, si è visto in CL. Hanno una panchina con 11 titolari. In quel senso, secondo me, l’Inter ha ancora due o tre toppe che devono essere messe. A centrocampo per esempio. Sensi e Brozovic sanno impostare il gioco, ma se si fa turnover o ci sono imprevisti vengono meno le geometrie per i nerazzurri. Serve un attaccante in più di peso anche. Ieri hanno giocato molto bene Sanchez e Lautaro nel primo tempo, al leggero calo dell’uno è corrisposto l’ingresso in campo di un intendimento più difensivo prima con Gagliardini e D’Ambrosio e successivamente con Politano, che però è un esterno nel vero senso della parola. Quindi in assenza di Lukaku probabilmente anche un altro centravanti serve come credo che sia necessario un cursore in più. Ecco, risolte queste tre importanti figure di sostegno agli undici titolari, per come sa farla giocare e come sa farla pensare Conte, l’Inter è in grado di mettersi al passo di tutte le altre. Finché c’è questo piccolo gap dobbiamo augurarci che non sia necessario dover fare delle sostituzioni».
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