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Bonolis: “Kovacic? Povera Inter. Venduto il futuro, varrà  il doppio. Thohir è ricco o contabile?”

La cessione di Mateo Kovacic è un tema che crea parecchia discussione: un buona plusvalenza o una cessione di cui l‘Inter dovrà presto pentirsi amaramente? I pareri si sprecano e anche Paolo Bonolis, dalle pagine del La Gazzetta dello...

Alessandro De Felice

La cessione di Mateo Kovacic è un tema che crea parecchia discussione: un buona plusvalenza o una cessione di cui l'Inter dovrà presto pentirsi amaramente? I pareri si sprecano e anche Paolo Bonolis, dalle pagine del La Gazzetta dello Sport, è intervenuto dicendo la sua a riguardo: "Sono andato in vacanza sereno. Vedevo l'Inter rinforzarsi in quasi tutti i reparti. Sistemata la difesa, sistemato il centrocampo. Bene, bravi. Poi il colpo basso: Mateo Kovacic ceduto. Ma come? Abbiamo perso l'unico uomo di fantasia. Ogni grande squadra ha almeno un giocatore di grande classe. E' quello che ti cambia la partita in qualsiasi momento, che accende la passione della gente. E io da tifoso sfegatato dell'Inter sono enormemente dispiaciuto della cessione di Mateo: adesso dove e come salterà fuori qualcosa di imprevedibile dalle partite dell'Inter? Si dice: era un'offerta che non si poteva rifiutare per ragioni di Fair play finanziario, di bilancio. Ok, ma allora vendi il futuro? E poi i tifosi la domenica vanno allo stadio per vedere la partita, non in ufficio per un Consiglio d'Amministrazione attorno a un tavolo per compiacersi dei libri mastri.

E Thohir... sai, sono un miliardario indonesiano che a detta dei giornali fattura 13 miliardi di dollari l'anno e per  sfizio mi compro l'Inter. Allora mi voglio divertire. Invece no. Vivo lo sfizio come un contabile, spendo poco e spero in chissà cosa. E' come se io da ricco volessi uscire a cena per godermela visto che non ci riesco mai e vado da McDonald.

Si dice, ancora, Kovacic non si integrava negli schemi, non si riesce a trovargli una collocazione. Ma a vent'anni la deve trovare lui o chi lo allena? Può giocare davanti alla difesa? No, meglio Medel. Può giocare da interno? No, meglio Guarin. Allora trequartista? No, meglio Brozovic. Ripeto, il calcio è spettacolo, fantasia e tecnica dell'addomesticamento del pallone, non un muro contro muro in attesa dell'errore rivale. Puoi fare quanti schemi vuoi, ma ai movimenti dei giocatori deve corrispondere il movimento della palla. Se fai un passaggio troppo corto o troppo lungo, anche lo schema più vincente del mondo viene abortit dopo due tocchi. Prendiamo il massimo che c'è: il Barcellona. Ottimi schemi, ma un sacco di giocatori che sanno sempre far arrivare la palla dove deve arrivare. Noi l'unico in grado di farlo lo vendiamo. Però ci teniamo Hernanes, eh. Il nuovo che avanza. Kovacic a 21 anni è un costruttore di gioco con enormi potenzialità e finisce al Real per una cifra di poco superiore a quella di Romagnoli, un difensore. Chi distrugge e chi costruisce valutati quasi allo stesso modo. Che disastro. Ho letto Suarez, sulla Gazzetta: non sono mai stato così d'accordo su una opinione. Mateo doveva diventare un punto fermo per il futuro dell'Inter, perché è un giocatore di livello superiore. Invece lo abbiamo dato via come fu con Pirlo e abbiamo visto cos'è diventato. Kovacic tra due-tre anni varrà il doppio. Povera Inter".