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Bonolis: “Roma-Inter? Temo 4 sberle. Juve? Pagato poco per le sue colpe…”

Dario Di Noi

Ai microfoni dell’emittente romana e romanista Rete Sport, Paolo Bonolis, noto presentatore dichiaratamente di fede nerazzurra, ha parlato della sfida di domenica sera tra Roma e Inter e non solo. I percorsi di Roma e Inter vengono spesso...

Ai microfoni dell'emittente romana e romanista Rete Sport, Paolo Bonolis, noto presentatore dichiaratamente di fede nerazzurra, ha parlato della sfida di domenica sera tra Roma e Inter e non solo.

I percorsi di Roma e Inter vengono spesso accostati, per mercato e condizione economica. Vedi questa somiglianza? La scelta di Mancini è un scelta ambiziosa..

“C’è un cambiamento nell’Inter, questo è palese. E’ uscita una figura straordinariamente importante e storica come quella di Massimo Moratti ed è entrata l’idea di globalizzazione del mondo del calcio di aziendalizzazione della società sportiva con Thohir. Ci sono stati grandi cambiamenti con personaggi nuovi di livello e caratura internazionale, adesso però, dopo aver sistemato l’impianto del teatro, è arrivato il momento di metterci lo spettacolo dentro, e per farlo bisogna fare come ha fatto la Roma: fare degli acquisti mirati ed importanti, costruire un progetto di squadra, un’identità precisa che bisogna provare a portare avanti. Mancini è un grande tecnico ma così come un grande chef apre la nuova cucina e dentro ci trova la cicoria, può essere pure grande ma può lavorare solo con gli ingredienti che ha. La rosa dell’Inter è stata sopravvalutata ad inizio stagione, ha dei punti mediocri notevoli ed è una rosa che in questa stagione avrà grosse difficoltà a portare a casa uno dei traguardi che si pone, Europa League, terzo posto e Coppa Italia. La Rosa non è adeguata, vediamo se a Gennaio se ci saranno sviluppi”.

Pensa che quanto successo a Torino in Juventus-Roma avrà ripercussioni in campionato?

“Non lo so, tre punti sono tre punti, ogni partita offre questo. Se li hai persi non li ritrovi più, non c’è niente da fare. Credo che quella partita sia stata molto enfatizzata, ci sono stati evidentemente degli errori da parte degli arbitri e purtroppo è stata penalizzata la Roma. E’ evidente che è successo qualcosa che non quadrasse in quell’incontro, ma queste cose possono capitare a qualunque squadra, non ad una squadra in particolare. L’Inter con Moratti fece una sua battaglia e portò a casa un risultato importante condannando determinati comportamenti, poi il tutto è stato pagato in maniera minima rispetto alla colpa commessa. Mi auguro che questo non si ripeta, è ovvio che la Juventus è molto forte tecnicamente, ha una tradizione favorevole nella gestione arbitrale che viene fatta nelle sue partite, per cui ci sono molte frecce in faretra su questo aspetto, allora erano altre cose, ad oggi non lo so. Però certamente dalla parte della Juve pende qualcosa che dalle altre squadre non pende".

Che ne pensa di Dodò e Osvaldo?

"Osvaldo sicuramente ha dei piedi formidabili, ieri con il Dnipro ha giocato da solo in attacco, segnando anche. Abbiamo dei giocatori che sbagliano un passaggio dietro l’altro, è imbarazzante. Dodò mi piace, tecnicamente è bravo ed è anche migliorato nella fase difensiva. Mi risulta difficile capire perché continua a crossare dalla trequarti”.

Come finisce Domenica?

“Non lo so, però tutto mi fa pensare che non ci sarà partita. La Roma non balbetta, balbetta per voi che avete ambizioni forti. La Roma ha una rosa formidabile e gioca un calcio bellissimo. Non credo che ci sia partita, anche se può succedere di tutto in un match. Io credo che la Roma abbia fatto anche in Champions League un percorso eccellente visto anche il difficile girone. In campionato è a tre punti dalla Juve e sappiamo anche quei punti da dove escono. La Juve secondo me è un po’ più forte, però stiamo parlando di una differenza piccolissima, e credo che la Roma possa colmare questo gap con una fame che forse i bianconeri non hanno più. Le altre squadre per il resto non possono competere con le prime due della classifica. Contro la Roma ho paura che quattro sberle arrivino facili”.