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Bordalas: “Getafe-Inter come Davide contro Golia. Sfogo Conte? Se ha detto quelle cose…”

Matteo Pifferi

Le parole del tecnico del Getafe a Tuttosport

Intervistato da Tuttosport, l'allenatore del Getafe, José Bordalasha presentato così la sfida contro l'Inter valida per gli ottavi di finale di Europa League:

«È stata l'umiltà a portarmi fino a questo punto e non lo dimentico di certo ora».

Per raggiungere i propri obiettivi quant'è importante essere un tutt'uno con la società e la tifoseria?

«È basilare, fondamentale. Ogni anno vediamo squadre meno forti, ma unite che riescono a ottenere risultati straordinari, mentre a rose decisamente più importanti va male. Senza questa unione le difficoltà sono maggiori e quasi sempre non si raggiungono i propri obiettivi».

Sotto questo aspetto a Getafe ha trovato l'habitat perfetto.

«Sì, anche se c'è da dire che, in questi quattro anni, i risultati ci hanno aiutato».

Quattro stagioni con vista alla quinta?

«Ho un contratto in vigore, ma il presidente ha detto in più di un'occasione che se dovesse arrivare l'offerta di un club con ambizioni diverse mi lascerebbe andare».

Le piace la Serie A? Glielo dico perché a fine stagione potrebbe essere l'Inter il club con ambizioni diverse in cerca di un allenatore...

«L'Inter ha un grandissimo tecnico che si chiama Antonio Conte. Naturalmente abbiamo seguito quello che è successo, ma non spetta a me parlarne. Se ha detto quello che ha detto, avrà avuto le sue ragioni. Per quanto riguarda la Serie A, invece, sarebbe incredibile allenarci un giorno. Mi unisce un vincolo speciale al campionato italiano, un grande torneo».

Crede che la sfuriata di Conte caricherà ancora di più i suoi uomini o potrebbe essere un fattore di distrazione?

«Assolutamente no, non distrarrà nessuno. Sono professionisti e giocheranno a un grandissimo livello, ne sono convinto».

Meglio arrivare al match dopo due settimane di stop o giocare fino a sabato come ha fatto l’Inter?

«La nostra rosa è molto corta e il 30 giugno abbiamo perso quattro calciatori importanti perché il loro contratto finiva. Di questo ne abbiamo risentito in campionato e per questa ragione il periodo di riposo ci è venuto davvero bene. Detto ciò, la rosa dell'Inter è ampia e sarà difficilissimo».

Getafe-Inter, un po' come Davide contro Golia?

«Senza dubbio. Il nostro è un club modesto con il quindicesimo budget della Liga. Non è normale lottare per l'Europa e ancora meno contro una squadra come l'Inter che un suo calciatore vale quanto tutto il Getafe».

Sforzo, umiltà, impegno e coraggio: le armi del 'Geta' basteranno per eliminare l'Inter?

«No, la differenza è abissale. L'Inter è uno squadrone con calciatori eccellenti in ogni reparto. Dovremo fare una partita impeccabile e perfetta e anche così potremmo perdere».

Scontro diretto: vantaggio o svantaggio?

«Ci sarebbe piaciuto giocare in 180 minuti, ma non lo considero uno svantaggio. Giocare contro l'Inter è sempre difficile perché hanno pochissimi punti deboli. Sono convinto, però, che ce la giocheremo».

Pronta la fionda?

«In questi anni ho provato a far capire ai miei uomini che dobbiamo essere come una famiglia e aiutarci e difenderci come fanno le famiglie, soprattutto nei momenti difficili quand'è fondamentale rimanere uniti, altrimenti potremmo romperci. Il segreto è che i calciatori credano in quello che fanno».

Ha avuto paura di montarsi la testa?

«Non ho mai perso il contatto con la realtà e ho mantenuto sempre i piedi per terra. Lo dico spesso ai ragazzi: se crediamo di essere quello che in realtà non siamo soffriremmo tanto perché sono molte le squadre che hanno maggiori possibilità economiche rispetto a noi».