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Il Milan ha fatto bene a cedere Tonali al Newcastle?
“Gli inglesi ormai non ci sorprendono più. Il mercato ci ha fatto capire da un po’ che i migliori da noi il più delle volte sono in partenza. In passato le stelle venivano in Serie A, adesso ne arrivano meno… Bisogna lavorare di fantasia e far vedere il talento nel trovare soluzioni perché in giro i giocatori ci sono. Quello che ha fatto il Napoli con Kvaratskhelia ne è la dimostrazione, però serve intuito. Il calcio purtroppo funziona così. Gli inglesi adoperano le loro risorse economiche e ne hanno parecchie, che permettono loro di prendere i migliori che ci sono in Europa: in questo modo hanno acquistato Tonali e altri”.
Basteranno al Milan Loftus-Cheek, Reijnders e Pulisic per dimenticare Tonali?
“Nel calcio il tempo dice se uno è bravo. Quando lo prendi è sempre bravo, poi è il tempo che ci fa capire le cose. Mi preoccupa un po’ il Chelsea, che è arrivato 12° in Premier League e da via dei giocatori in esubero. Un pochino mi preoccupa e parlo un po’ da uno che vive di questo mestiere. Però sono giocatori che saranno sicuramente bravi, in Italia dimostreranno che in Inghilterra ci capiscono poco (ride, ndr). Può darsi, il calcio è tutto il contrario di tutto, ma è tutto da dimostrare”.
Quanto può pesare l’addio di Maldini per il Milan?
“Un personaggio come Maldini aveva sicuramente un peso notevole all’interno della società e dello spogliatoio. È chiaro ed evidente che, quando i giocatori arrivano e si trovano davanti un campione di questo tipo… Chapeau, tanto di cappello. Chi arriva da un’altra parte d’Europa pensa: ‘Mi trovo davanti un giocatore a cui devo un grandissimo rispetto perché ha scritto la storia degli ultimi 30 anni del Milan e prima ancora suo padre’. Ci troviamo davanti a un personaggio molto molto rilevante all’interno della società. Nella vita si dice sempre: ‘Morto un papa, se ne fa un altro’. Però Maldini è una persona di spessore per quello che ha rappresentato. Ognuno la può pensare come vuole, ma è stato la storia del Milan”
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