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Intervenuto ai microfoni del sito gianlucadimarzio.com, Ariedo Braida, ex dirigente del Milan, ha parlato proprio del KO dei rossoneri nel derby:
"Non ho la bacchetta magica, ma alla squadra direi che è il momento di ricompattarsi e non far chiacchiere. Bisogna stare in silenzio, allenarsi e lasciar parlare il campo. Il Newcastle incombe, sarà una partita importante e internazionale. La Champions è nel DNA di questo club: serve superare lo shock del derby ed essere pronti mentalmente. Vincere è facile, perdere è difficile: le squadre forti dimostrano il loro vero valore quando le cose non girano”.
“Dopo questa partita, vien da pensare ‘l’e’ tutto da rifare’, citando Gino Bartali. Non è così, ma con l’Inter sono emerse criticità intrinseche, tecniche e caratteriali, e credo che l’allenatore avrà capito. Il calcio non è matematico, è approssimativo. Tutti commettiamo errori, ma chi vive il calcio da più tempo tende a sbagliare meno. Per questo a un Milan così giovane forse servirebbe una figura esperta, che abbia già vissuto certi momenti e li sappia gestire"
“Ha vinto un’Inter spumeggiante e organizzata. A parte una ventina di minuti nel primo tempo, siamo stati in difficoltà costante. Nel momento migliore del Milan è arrivato il 2-0 e c’è stato un crollo sotto il profilo dell’organizzazione difensiva: non abbiamo mantenuto gli uno contro uno ed è finita in imbarcata”.
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