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Su TMW Radio, l’ex calciatore e procuratore Massimo Brambati ha parlato così del momento di casa Inter:
“E' logico che un allenatore, quando non ottiene risultati, è attaccabile. Anche per delle uscite mediatiche che ha fatto ultimamente. Mi sembra che tenda a salvare il proprio io e il proprio lavoro. Ci sono rimasto nel pre-Roma dove ha detto che lui porta i ricavi e i trofei. Così invadi anche in parte un campo che non è tuo, perché spetta alla dirigenza la parte dei ricavi. Ancelotti non mi sembra sia mai andato a parlare dei suoi trofei in conferenza stampa. Gli ultimi Scudetti sono di Conte, Mancini, Mourinho e Trapattoni. Per me l'Inter è la squadra più attrezzata per vincere, e lo scorso anno non lo ha vinto a dispetto di una squadra che non avevo neanche messo tra le prime quattro. Quest'anno sei ripartito anche con un pre-campionato balbettante. Si è capito dall'inizio che qualcosa non andava. L'aver trattenuto Skriniar e aver rinunciato a 60-65 milioni qualcosa ha inciso. Sapere che devi andare in un'altra squadra e poi rimanere un po' ti può distrarre o demotivare”.
E ora che si fa?
"La società ha rinnovato a un allenatore di cui gli altri non fanno a gara per averlo. Non c'era la fila per andarlo a prendere. Oggi sei schiavo di questo rinnovo, vista anche la situazione economica. A chi potresti affidarti? Anche a uno come Zenga, che ha il sangue interista. Sarebbe qualcosa che potrebbe coinvolgere il gruppo a livello emotivo".
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