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Lunga intervista concessa da Marco Brancaa Libero. L'ex ds dell'Inter ha parlato della trattativa Eto'o-Ibrahimoviccon il Barcellona, vero punto di svolta prima della storica stagione.
«Per giocare nell’Inter bisogna essere felici al 100% e Zlatan era venuto sinceramente a dirci che non aveva più la serenità necessaria. È un ragazzo di grande carattere, spiritoso, molto corretto, lo abbiamo ascoltato e cercato la soluzione ideale per entrambi, anche perché in quel momento la sua aspirazione era provare un calcio diverso e il Barcellona, quel Barcellona, era un grande richiamo per lui. L’affare si è concretizzato molto velocemente perché noi già da tempo seguivamo Eto’o».
Da quanto tempo?
«Da due anni tessevo relazioni con il suo agente, sono cose che si costruiscono da lontano».
Il camerunense ha appena raccontato alla Gazzetta che «Mourinho mi mandò la foto di una maglia nerazzurra con il numero 9 scrivendomi: “È tua: ti aspetta”».
«È stato l’assist che mancava per convincerlo, perché con Samuel avevo parlato diverse volte ed era già molto intrigato dall’idea di venire a Milano. Dunque sul piatto dalla nostra parte c’era Ibra, sulla loro Samuel, 45 milioni e anche Hleb, valutato 5 milioni, che però non è voluto venire. Alla fine abbiamo venduto Ibra per Eto’o più 50 milioni. Peccato che poi Zlatan a Barcellona si sia trovato male con Guardiola, questo mi spiace».
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