- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Marco Branca, doppio ex di Inter-Roma, è intervenuto ai microfoni di Leggo per presentare la sfida di questa sera. L'ex direttore sportivo nerazzurro si è soffermato anche su altri temi:
Domanda d’obbligo: sorpreso da Mourinho alla Roma?
«Non pensavo la Roma potesse ambire subito a un tecnico così, ma non sono sorpreso dalla scelta di Josè. Sono contento anzi perché sono sicuro che per lui Roma è perfetta, è una città piena di stimoli e passione. E quando ci sono queste premesse lui sta bene e rende al massimo».
Qualcuno dice che ha già dato tutto?
«E sbagliano. Ha vinto pure al Manchester United e parliamo di meno di 3 anni fa e non dimentichiamo che l’ultimo trofeo europeo in Italia l’ha portato lui. È un fuoriclasse assoluto con tutto il rispetto per Fonseca».
Quel trofeo era pure suo...
«Quella notte a Madrid ero più felice per Moratti e tutti gli altri che per me. Non mi era mai capitato. Questo succede in una famiglia. La mia casa è stata l’Inter, vestire per la prima volta quella maglia è stato più emozionante che vincere lo scudetto con lo Samp».
E l’Inter di Conte e Marotta?
«Ha meritato lo scudetto. Antonio ha fatto un gran lavoro abbattendo i pregiudizi e dando continuità. Ha raccolto i suoi frutti, ora vediamo che succede in società».
Che idea si è fatto della Superlega?
«È stato un gruppo di presidenti disperati a livello economico che hanno perso di vista la dimensione del calcio popolare per provare solo a investire più soldi per loro. La meritocrazia non va mai abbandonata. Io sono nato a Grosseto, figlio di un barbiere e ho vinto tanto da calciatore e da dirigente».
Lei è stato il dirigente più vincente della storia interista. Quando pensa di tornare in pista?
«Proposte in passato ci sono state, anche un paio di volte dalla Roma. Ma non si sono incastrati alcuni elementi. Io sono qua, di certo non mollo e sono aggiornatissimo ma voglio un progetto serio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA