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"Stankovic è l'uomo giusto per la Samp e Mourinho prima o poi vincerà lo scudetto con la Roma". A dichiararlo è Marco Branca intervistato dal Secolo XIX. L'ex dirigente nerazzurro, parlando di Sampdoria-Roma, si sofferma su Dejan Stankovic e José Mourinho. "José è stato allenatore vincente dell'Inter, Dejan una delle nostre colonne per tanti anni, sono felice di vederli di fronte. E mi fa piacere che Stankovic prosegua la carriera da allenatore e si misuri in A con la Samp".
È vero che lo ha sponsorizzato?
«Lanna e la società mi hanno chiesto delle cose e ho dato le mie risposte, nulla di più. Ho sempre apprezzato la grande professionalità di Dejan e da allenatore ha la stessa passione. In tre anni alla Stella Rossa è stato bravo, ha vinto, ha fatto due volte l'Europa League e ha sfiorato la Champions, non avviato per un club serbo. Conosco la sua passione, la sua voglia: credo possa essere utile alla Samp».
Cosa le piaceva del Dejan calciatore?
«Completo, molto tecnico, faceva tanti ruoli e non mollava mai: gli ho visto farsi svariate punture per giocare da sfortunato o acciaccato: tra le tante doti aveva questa voglia di esserci sempre».
E Mourinho in cosa è così speciale?
«E' un tecnico diverso e porta questa diversità al top della qualità: ha ottenuto quel che merita. Non c'è un istante con lui a cui sono più legato, mi sono divertito ogni giorno, per un dirigente i momenti più belli a volte non sono le partite, anche se importantissime, ma quelli in cui puoi goderti con calma le persone».
All'Inter ha portato a fare l'ultimo passo l'alto. A Roma la base è diversa ma può condurla al tricolore?
«Con Thiago Pinto ha un ottimo feeling, ha stimolato l'entusiasmo, per cui sì, pian piano, al netto degli infortuni, punta di sicuro a vincere lo scudetto. Il primo è stato l'anno dell'immissione di una nuova mentalità, questo è l'anno dell'adattamento, con un po' di fortuna può andare in Champions ma lui punta allo scudetto e se non è in questa stagione sarà la prossima. In questo momento della sua vita e della sua carriera è perfetto per la Roma».
Un giorno tornerà a lavorare come dirigente in un club?
«Svolgo il mio ruolo attuale con forte passione, poi nella vita non si può mai sapere, per me dipende dalle persone e dalla progettualità. Non chiudo la porta a nessuno ma ad ora non c'è nulla».
(Secolo XIX)
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