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Branchini: “Calciatori già ricchi a 16 anni, si perde di vista il focus principale”

Marco Astori Redattore 

Così l'agente: "E' difficile spiegare a un ragazzo di 19-20 che non è un campione di continuare a coltivare sacrifici quando ha già milioni in banca"

Ospite di un evento in vista di Inghilterra-Italia, Giovanni Branchini, agente, ha parlato così dei giovani calciatori e del rapporto con i guadagni: "Il calcio negli ultimi 10-12 anni ha cambiato le sue cifre e ha vissuto un benessere incredibile. Questo comporta che un ragazzo di 16-17 anni che non ha giocato un minuto in Serie A possa ricevere grandi compensi, magari con la collaborazione della famiglia per cedere la procura a un gruppo piuttosto che a un altro. E poi gli sponsor...

Tutto questo porta i ragazzi ad avere una ricchezza assolutamente prematura, che intacca i loro equilibri. Si perde di vista il focus principale, ovvero la crescita personale. E' difficile spiegare a un ragazzo di 19-20 che non è un campione di continuare a coltivare sacrifici quando ha già milioni in banca, auto di lusso e belle fidanzate. Oggi la stragrande maggioranza di questi ragazzi non ha più lo stimolo, se l'aspetto economico diventa prioritario poi si rischia di fermare subito il processo. Un tempo chi stava vicino ai giovani calciatori erano persone che avevano un background sportivo, mentre oggi si è spostato l'asse su un discorso molto più legato agli investimenti. Questo intacca tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato", riporta TMW.



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