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Intervistato da Calciomercato.com, il noto procuratore di calcio, Giovanni Bianchini, ha parlato, tra l’altro, anche di due operazioni che ha condotto insieme all’Inter, Miranda e Biabiany. Ecco le sue parole:
Miranda è stato un affare di caratura internazionale, come è stato pensato e realizzato?“Qualche volta bisogna fare uno sforzo per prendere un giocatore a prescindere dal suo “prezzo”, il sacrificio economico va parametrato a quello che l’atleta può apportare nel contesto in cui va a giocare. Miranda si è inserito in un gruppo di buoni difensori, dove mancava un centrale di assoluto spessore che desse sicurezza al reparto. E all’Inter sono andati oltre, perché hanno preso anche Murillo che è decisamente valido; così è nata un’ottima difesa. Miranda è stato convinto da subito dall’Inter: più che questione di soldi, voleva sentirsi centrale in un progetto come gli è stato proposto. Questo fattore è stato valutato come fondamentale dal brasiliano”.
Il ritorno di Biabiany in nerazzurro, invece, è stato come una favola a lieto fine.“Proprio così. Appena ricevuta l’idoneità medica all’attività agonistica, abbiamo pensato il mio collaboratore Davide Bega – su autorizzazione del giocatore – di interpellare alcune società: anche l’Inter,tra molte altre, si è mostrata interessata, ha proposto un programma per Jonathan e per ovvi motivi sentimentali la scelta è stata fatta. Biabiany non ha mai scordato di essere diventato calciatore e uomo con la maglia nerazzurra addosso, così l’operazione è stata piacevole e naturale”.
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