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Bricca: “Conte-Inter, lavoro eccezionale. Ricordo che quando entrava in spogliatoio…”

Marco Astori

Le parole di Andrea Bricca, ex centrocampista, allenato da Conte e Sarri

Domenica sera, al Meazza, Antonio Conte e Maurizio Sarri si troveranno di fronte nello scontro diretto tra Inter e Juventus. Ai microfoni del Corriere di Torino ha parlato dei due tecnici Andrea Bricca, ex centrocampista dell'Arezzo e allenato da entrambi.

Che cosa le hanno insegnato?

«Conte la grande determinazione: se vuoi qualcosa e ti impegni per ottenerlo, ci arrivi. Lui è il classico esempio. Sarri è una persona semplice, sotto l'aspetto umano era davvero un campione. Fumava in campo? Si, quello è un vizio che non riuscirà mai a togliersi».

Cosa preparavano in maniera maniacale?

«Sarri curava tanto le palle inattive. Ci diceva sempre che il 60-65% dei gol arrivava su punizione o calcio d'angolo. C'era un giorno durante la settimana in cui ci faceva allenare solo sulle palle inattive perché i numeri gli dicevano questo. Quando Conte tornò dopo l'esonero e sperimentò il 4-2-4 ci prese inizialmente alla sprovvista ma in maniera molto semplice riuscì a darci un' identità ben precisa».

Come gestivano il gruppo?

«Sarri parlava più con noi, ci prendeva durante l'allenamento in mezzo al campo per darci consigli o anche solo per parlarci. Quando Conte è tornato dopo l'esonero era molto più diretto. Se eri con lui bene, altrimenti stavi a sedere. Ero molto determinato anche in questo, con tanta personalità».

Parliamo di domenica, come la prepareranno?

«Sono due lavoratori, Conte la metterà sulle motivazioni e sul lavoro tattico. Sarri è un perfezionista, curava anche la posizione di un piede durante l'allenamento. Lo faceva allora, figuriamoci adesso».

Cosa diranno nello spogliatoio prima di entrare in campo?

«Ricordo che Conte cercava di tirare fuori le motivazioni della squadra mentre Sarri ci prendeva uno ad uno. Dava consigli, tecnici e tattici e puntualizzava alcune cose viste durante la settimana. Entrava nello spogliatoio, dava la formazione e poi, calciatore per calciatore, diceva qualche parola ricordando le situazioni tattiche da affrontare in partita».

Dove si deciderà?

«Il lavoro di Conte in questi due mesi è stato eccezionale. L'Inter ha una grande intensità, se la Juve riesce a pareggiarla allora con la sua qualità, che resta superiore a quella dell'Inter, può spuntarla. Difficile dire chi sia favorito».

Ci sono dei punti d'incontro nel loro calcio?

«Hanno filosofie diverse ma sono due persone molto intelligenti che riescono ad adattarsi a contesti diversi. Quello che è valido oggi magari potrà non esserlo più domani. Sarri adesso è riconosciuto come l'allenatore che fa giocare bene le squadre, prima era considerato l'uomo della difesa. Questa loro intelligenza li porta ad adattarsi al momento e a migliorarsi, curando ogni particolare. Trasmettono grande passione, è così che ti caricano».