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Brocchi: “Milan, l’assenza di Ibrahimovic più pesante di quella di Lukaku per l’Inter”

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Intervistato da Tuttosport, Cristian Brocchi, doppio ex di Inter e Milan, ha parlato così della Supercoppa

Matteo Pifferi

Intervistato da Tuttosport, Cristian Brocchi, doppio ex di Inter e Milan, ha parlato così della Supercoppa.

Cristian Brocchi, il Milan può alzare la Supercoppa Italiana al cielo?

«Il Milan gioca sempre per vincere…»

La classifica in campionato dice che il Milan è davanti all’Inter…

«Il Milan ha più consapevolezza dell’anno scorso perché ha giocatori che hanno fatto uno step in avanti impressionante e ha ancora margini di grande crescita. L’Inter è una squadra consolidata, con gente che sta da tanto insieme. E giocatori con maggior esperienza che, magari, in una partita secca possono incidere. Ma penso che il gap di due stagioni fa ora si sia colmato».

Che partita si aspetta?

«La solita partita del Milan. Una squadra che non specula mai sul proprio avversario. Cercherà di fare la solita partita, sfruttando al massimo tutte le sue caratteristiche».

Brocchi: “Milan, l’assenza di Ibrahimovic più pesante di quella di Lukaku per l’Inter”- immagine 2

Quanto sta mancando Ibrahimovic?

«La presenza di Ibra negli anni è stata fondamentale per creare una mentalità vincente in gruppo giovane. Ora è un’assenza pesante. Più pesante di quella di Lukaku perché l’Inter ha giocatori come Lautaro, Dzeko. Ha altri leader…».

Il Milan ha una rosa da scudetto?

«L’aveva l’hanno scorso e ce l’ha tuttora. Ora c’è qualche problema, qualche infortunio in più. Ma quando formi dei gruppi sani e forti i momenti no durano di meno».

Se dovesse dare un consiglio a Rafael Leao?

«È giovane e ha bisogno ancora di crescere. È fortissimo, fenomenale, ma per diventare un top-player ha bisogno di continuità. Per essere tra i primi giocatori al mondo devi riuscire a fare costantemente quello che lui riesce a fare col Milan in ogni partita, per novanta minuti. Penso che restare ancora a Milano con questa maglia, in questa società gloriosa sia la scelta giusta per lui. Anche per l’amore che tutti hanno nei suoi confronti…».

L’essere amato può contare più dei soldi?

«Tra guadagnare 400 mila euro e 4 milioni c’è una differenza abissale. Tra guadagnarne 4 e 6 milioni hai tempo per farlo. Abbiamo visto tanti che hanno scelto di andare via e che poi si sono pentiti di aver detto addio al Milan».

La vittoria di Riad può essere una scintilla per lo scudetto?

«L’anno scorso è stato il derby di campionato, quest’anno può esserlo ancora. Certo c’è il Napoli da raggiungere. Ma vincere la Supercoppa può dare una spinta importante alle ambizioni rossonere».

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