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Nel girone F del Mondiale si sconteranno la Croazia di Brozovic e il Belgio di Lukaku, oltre al Marocco dell'ex Inter Hakimi e il Canada. A guidare la nazionale croata sarà l'eterno Luka Modric.
"E invece è ancora lui, evidentemente lui, il leader di un gruppo che – molto più del Belgio – si è profondamente rinnovato rispetto a quattro anni fa. Solo tre undicesimi della probabile formazione titolare di questo Mondiale erano a giocarsi la finale in Russia nel 2018. Un discorso a parte lo merita l’interista Brozovic. È un’incognita dal punto di vista fisico: non gioca titolare dal 25 settembre, da allora solo 48 minuti. Eppure, per il c.t. Dalic, è indispensabile", spiega La Gazzetta dello Sport.
Un po’ come Hakimi per il Marocco. È il filone interista che si allunga: l’ex nerazzurro, oggi al Psg, è la stella di una nazionale che arriva al secondo Mondiale consecutivo dopo aver fallito le quattro precedenti qualificazioni. «Vogliamo gli ottavi», ha detto il c.t. Regragui, entrato in carica solo a settembre, non esattamente un amante del calcio offensivo. Ziyech è il punto di forza, a centrocampo il ruolo di equilibratore spetta ad Amrabat. Equilibrio, emozionale, che cerca il Canada, tornato a un Mondiale che mancava dal 1986. Il c.t., John Herdman, ha guidato la nazionale femminile alle Olimpiadi 2012 e 2016. Davies è la stella, Eustaquio il regista, Buchanan il talento. Gioca in Belgio, nel Bruges. E proprio contro il Belgio debutterà: primo incrocio di un girone con la F di forza.
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