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Foto: Mediaset
Intervistato dal Corriere della Sera, Pasquale Bruno affronta il problema della carenza di arbitri in Italia. Questa l'opinione dell'ex giocatore: "A volte io prendo il fischietto, in campo ci sono bambini di 7-8 anni, arbitrano i dirigenti. Ebbene, dopo 5 minuti mollo tutto: non riesco a sopportare quello che ascolto in tribuna".
È per questo che si fatica a trovare nuovi arbitri?
«I ragazzi crescono in un ambiente malsano, hanno paura. Io li capisco. È la nostra cultura, ce l’abbiamo sempre con l’arbitro».
Gli insegnamenti sbagliati arrivano dall’alto.
«Prendete Mourinho: la Roma è settima e lui dà la colpa agli arbitri. Ma si può? E ora, se il Milan non vince lo scudetto, ha senso dare la responsabilità a Serra? Ha sbagliato, va bene, però c’è un limite a tutto. Meno male che Pioli ha avuto buon senso».
Lei ha giocato in Scozia.
«Li adoro, hanno un’altra testa: niente chiacchiere e polemiche, semmai un bel tackle duro. Quello è calcio, guai a chi simula».
Da noi ci sono i simulatori?
«Non li vedete? Tutti gridano e si mettono le mani sulla faccia anche se vengono sfiorati sul petto. L’esempio è Bonucci: in Italia fa quello che vuole, con la Nazionale lo hanno espulso in due minuti».
(Corriere della Sera)
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