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Cristian Bucchi, ex calciatore e ora allenatore, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TuttoMercatoWeb.
"Sono rimasto sorpreso per le modalità in cui si è sviluppata l’idea della Superlega, non pensavo arrivasse un comunicato di domenica sera in maniera così sorprendente. Se si fanno le cose per il bene del calcio devono essere fatte senza misteri e senza cose da nascondere. Al di là della sorpresa c’è stata anche delusione: ognuno guarda in casa sua ma tutti quelli che fanno parte del sistema sanno che la base del calcio è la passione unita al divertimento, togliere i sogni a chi si è emozionato davanti alle belle storie e alle partite storiche non sarebbe stato bello. Qualche giorno fa pensavo ad un episodio in particolare: alla finale Champions del Milan di Sacchi al Camp Nou contro la Steaua Bucarest, il bello del calcio, dove nei novanta minuti può succedere di tutto. Le favole Leicester, Chievo Verona, Cittadella, devono continuare ad esistere. Credo che l’ipotesi Superlega debba giustamente ritenersi chiusa qui".
Il Milan per un girone ha sognato lo Scudetto.
"Da dopo il lockdown aveva fatto qualcosa di pazzesco inanellando una serie di prestazioni e risultati. Merito all’allenatore. Però se mancano alcune pedine paghi dazio. La settimana scorsa ha rinnovato Ibra: se un giocatore di quarant’anni rinnova a quelle cifre vuol dire che è troppo importante. Anche contro la Lazio il Milan ha fatto una buona partita, ma se hai o non hai Ibra cambia tanto. Per lunga parte del campionato il Milan è stato l’antagonista dell’Inter. Ci ha fatto sognare. Ma l’Inter ha una rosa ampia e la differenza è abissale".
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