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Bucchi: “Mi spiace per Sensi, al top aveva oscurato anche Barella. Ma ora…”

Matteo Pifferi

L'ex allenatore del Sassuolo Bucchi ha parlato così di Sensi e delle difficoltà che il centrocampista sta incontrando

Intervenuto ai microfoni di TMW, l'ex allenatore del Sassuolo Cristian Bucchi ha parlato così del flop delle italiane in Europa:

"Che differenza c'è tra le italiane e le altre? Innanzitutto le rose: in Italia non ce ne sono per competere in Europa ad altissimi livelli, solo Juve e Inter ce l'hanno. L'Atalanta poi ogni anno ci illude e ci emoziona per come gioca: ha un budget inferiore agli altri e giocatori non di primissima fascia ma grazie all'organizzazione in Italia è tra le grandi e in Europa fa strada, anche l'anno scorso è stata la squadra che è arrivata più avanti. La Lazio per il campionato ha un ottimo organico, ma non è oggi in grado di battere un Bayern Monaco: all'andata c'è stato un risultato troppo largo, ma le eliminazioni loro e dell'Atalanta per me erano scontate. Chi ha fatto meno sono state Inter e Juve, anche se in Italia dominano a prescindere".

Bucchi su Sensi

"L'ho allenato al Sassuolo per qualche mese e con me ha fatto tutti i ruoli del centrocampo nel 4-3-3 ma anche il trequartista nel 3-5-1-1. Oltre alla qualità ha forza fisica e grandissima intelligenza, il suo problema sono stati i troppi infortuni, legati soprattutto alla sua età. Lui è un '95, e purtroppo non è il primo anno che ha certe problematiche. Non solo così non cresce, ma fisicamente non arriva mai ad una condizione ideale. Quando ci è riuscito, è stato in assoluto quello che faceva la differenza nell'Inter, dove aveva quasi oscurato Barella. Uscito lui, l'altro invece ha iniziato a fare cose migliore. Mi dispiace, spero ritrovi la continuità fisica".