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Enzo Bucchioni, direttore del QS, fa il punto sulla trattativa tra Moratti e il magnate indonesiano Erick Thohir:
"Moratti fa un passo avanti e due indietro. Ieri, quando si è trovato davanti l'indonesiano Thohir, l'uomo che vuole la sua Inter, i dubbi che coltiva da mesi sono tornati ad affollargli la mente. Mentre gli avvocati sono al lavoro, i fiscalisti stanno preparando le carte, i commercialisti hanno vivisezionato i conti della società nerazzurra, Massimo Moratti è sempre più tormentato. E' una storia che va avanti da mesi. Il primo contatto con il magnate indonesiano c'è stato nel dicembre dell'anno scorso dopo che Moratti aveva fatto decadere una precedente trattativa con un gruppo cinese. Le banche che sostengono da tempo i conti dell'Inter hanno consigliato Moratti di cedere una quota, di rientrare in qualche modo per alleggerire i pesanti oneri passivi. Del resto la famiglia da tempo aveva chiesto a Massimo di fare meno per l'Inter, le vacche grasse sono finite per tutti.
Proprio l'amore per l'Inter e la speranza di trovare un partner che aiuti a mantenere ad altissimo livello la sua squadra ha fatto muovere Moratti, ma fosse per le sue idee e il suo sentimento, mai e poi mai venderebbe anche la più piccola delle quote. Anche Angelo Mario, detto Mao, il figlio destinato a prendere l'eredità nerazzurra è sulla linea del padre..In questi mesi la trattativa è andata avanti con una proposta di vendita iniziale del 30 per cento. Dopo diversi incontri Thohir ha detto no, vuole di più e soprattutto entrare in maniera più importante nella gestione. Su questo c'è stata la prima rottura, fino alla decisione di un mese fa di Moratti di non vendere più.
Poi i consiglieri e gli ambasciatori, hanno ripreso a trattare con un obiettivo preciso: Moratti vuole restare alla guida dell'Inter e il compratore dovrà accettare la sua presenza e quella del figlio Mao. Su questo si discute da tempo. Thohir ha capito che se davvero vuole l'Inter, deve passare attraverso questa condizione morattiana.Il presidente dell'Inter non ci pensa neppure di mollare la presidenza e la gestione, lo farà, caso mai, tra qualche anno quando avrà la certezza che quello di Thohir non è un capriccio, ma la volontà seria di tenere l'Inter ad altissimo livello. In questo periodo vuole rimanere nella cabina di comando.Nei mesi scorsi Moratti ha chiesto consigli a tutti, poi si è anche chiuso in sé stesso per decidere. Non è un momento facile e ieri dopo l'incontro con Thohir è sembrato molto nervoso.Fonti vicine a Moratti dicono che invece di avvicinare l'accordo, il pranzo di ieri lo avrebbe allontanato. Thohir vuol tornare a comandare di più. Probabile, comunque nell'accordo ipotizzato una settimana fa si parla del mantenimento dell'attuale management . Insomma situazioni contraddittorie con le banche alle spalle che spingono per una veloce risoluzione di questa vicenda.
Nel frattempo Moratti ha organizzato un incontro a Portofino con il vecchio presidente Ivanhoe Fraizzoli (forse intendeva Pellegrini, dal momento che Fraizzoli è morto nel 1999 ndr) dal quale ha comprato l'Inter. Ha ancora il diritto di prelazione nel caso della vendita dell'Inter, Moratti vuole consigliarsi anche con lui prima di passare alla fase decisiva. Se un accordo ci sarà Moratti resterà alla guida dell'Inter, continuano a dire voci nerazzurre. Smentita anche la cessione del 75 per cento, si parla di quote poco superiori alla maggioranza e non di più.Insomma, situazione ancora molto complessa. La sensazione è che prima dell'ultima, decisiva firma, Moratti avrà ancora bisogno di tempo e di riflessione. Vuole certezze che ieri non ha avuto da Thohir contrariamente ai rumors che hanno scatenato il mondo del calcio.
Del resto 18 anni di Massimo dopo quelli di Angelo, fanno dell'Inter una squadra di famiglia per i Moratti e cedere qualcosa che fa parte della tua storia e della tua anima è sempre difficile e complicato. Vedremo, anche perché l'Inter ha bisogno di un buon intervento sul mercato per colmare alcune lacune."
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