Nel consueto appuntamento con l'editoriale su Tuttomercatoweb, il giornalista Enzo Bucchioni si concentra su Juve-Inter a due giorni dal big match dell'Allianz Stadium e in particolare sul futuro di uno dei protagonisti annunciati, Paulo Dybala, possibile colpo in avanti dei nerazzurri in estate:
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Bucchioni: “Dybala-Inter, doppia beffa alla Juve. Attacco, via Lautaro: arriva…”
Il futuro di Paulo Dybala e l'intreccio con l'Inter e la presentazione del big match dell'Allianz Stadium di domenica sera
"Ovvio che i riflettori siano accesi soprattutto sullo Juventus Stadium dove arriva l’Inter e dove Dybala gioca la sua prima partita da ex juventino e da promesso sposo nerazzurro. Incrocio curioso, eccitante se volete. Abbiamo già scritto più volte che lasciare andar via a zero uno come Dybala (vale ancora 50 milioni) è una follia. La Juve avrebbe dovuto battere altre strade, cercare un’intesa con il giocatore per una soluzione condivisa sul mercato, ma certe operazioni vanno ideate per tempo e poi messe in pratica prima di andare a scadenza, ho visto troppa improvvisazione e cambi di rotta decisi con leggerezza. Comunque ormai è andata e se davvero Dybala dovesse finire per rinforzare l’Inter la beffa sarebbe doppia. Ma andrà davvero ai nerazzurri? L’accordo non c’è ancora. Normale che se ne parli, normale che Marotta ci pensi da tempo, abbia fatto delle proposte e il giocatore rifletta, ma l’affare non è fatto. Dybala però è la perfetta operazione per quest’Inter che deve rinforzarsi senza pesare sui bilanci. Costerà d’ingaggio (sette milioni?) e questo è ovvio, ma con Sanchez in uscita i conti potrebbero già essere pari. Ma il solo Dybala non può bastare, e con Dzeko ai titoli di coda (36 anni) l’attacco nerazzurro ha bisogno di un centroavanti buono per l’oggi, ma soprattutto da crescere per il futuro.
"Sintetizziamo: l’idea è mettere insieme Dybala e Scamacca. Uno inventa e fa gol d’autore, l’altro mette il fisico e aspetta assist. Non è pensabile, infatti, affidarsi a un attacco poco fisico con Lautaro-Dybala, i nerazzurri hanno bisogno di un terminale come è stato Lukaku e come è, con caratteristiche diverse, ora Dzeko. Lautaro e Dybala, se volete, non sono adatti nessuno dei due a fare la prima punta e insieme faticherebbero".
54che nel rapporto con l’Inter stiano mancando degli stimoli e dell’energia anche se il contratto è stato rinnovato pochi mesi fa. E allora?
Lautaro ha mercato in Spagna (Atletico soprattutto), ma anche in Premier (Tottenham e non solo) e attualmente per Transfermarkt vale una settantina di milioni. Questi soldi potrebbero servire a chiudere con il Sassuolo l’operazione Scamacca valutato quaranta milioni, con un residuo di cassa da investire magari in un vice-Brozovic. Questo è lo scenario che si prospetta mentre sono sorte difficoltà per Frattesi con il Sassuolo, forse dietro c’è la Juve ma lo vedremo".
"Attorno a Dybala restano comunque dubbi. Con il cartellino in mano potrebbe anche chiedere dieci milioni d’ingaggio, una cifra che per l’Inter diventerebbe problematica. Cadute invece le remore sul passare dalla Juve agli storici rivali, per come è stato trattato sente anzi la voglia di rivincita. Un abile stratega come Marotta sta tessendo la tela. Il perché la Juve abbia mollato Dybala è invece certo e duplice. Da una parte l’aspetto economico e l’investimento giudicato eccessivo, dall’altra la voglia di cambiare il progetto tecnico. Allegri vuole una squadra più fisica, più potente, più contropiedista e caratterialmente più forte. Non a caso in un’intervista anticipata ieri ha parlato di contropiede, di lanci lunghi, anche del portiere. Vedo una Juve muscolare con un trio d’attacco che strappa fatto da Zaniolo, Vlahovic e Chiesa. Tutta gente che riparte, che ha gamba, che ha forza. Dybala è un giocattolino che inventa, rallenta l’azione, ha bisogno di ricamare e sarebbe stato un freno al nuovo-vecchio calcio allegriano".
Spazio anche a un'analisi della sfida con l'Inter che ritrova Brozovic in una sfida delicatissima:
"Tornando a Juve-Inter di domenica sera chi rischia di più questa volta non è Allegri, ma Inzaghi. L’Inter in campionato non funziona più da due mesi e l’allenatore sta suscitando perplessità per il calo atletico generale, per la gestione della rosa e dei cambi, per la vicenda Brozovic. A proposito, il croato domenica sera ci sarà e non è poco. Inzaghi ha fatto benissimo per 2/3 del campionato, ma la fase finale è quella che conta. Se l’Inter ripartirà un periodo no ci può stare e sarà derubricato, se invece dovesse chiudere così, al di là delle scudetto, nascerebbero perplessità anche sul futuro dell’allenatore. Si possono inventare tre mediani diversi (Barella, Vecino, Chalanoglu) per tre partite senza Brozovic senza avere una soluzione certa e affidabile provata in allenamento? Non si sperimenta a certi livelli e poi le sostituzioni nel Derby tornano troppo spesso a mente non a noi, ma in società. Comunque, banalità, basta vincere a Torino per spazzare via tutto e tutti. Il problema è che sarà complicatissimo proprio per le pressioni e l’attesa che la Juve questa volta ha di meno".
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