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Bucchioni: “Inter, niente cessioni eccellenti: Conte e Marotta possono restare. L’incontro…”

Getty Images

L'editoriale del giornalista Enzo Bucchioni sulla situazione in casa Inter tra il finanziamento e l'incontro tra Zhang e Conte

Alessandro De Felice

Il giornalista Enzo Bucchioni ha commentato nel consueto appuntamento con l'editoriale sul portale Tuttomercatoweb la situazione in casa Inter dopo l'annuncio dell'accordo con il fondo californiano Oaktree per il finanziamento da 275 milioni di euro.

"L’Inter è in salvo, è stato finalmente chiuso ieri l’accordo che porterà 275 milioni, soldi freschi, nelle casse della società. Questo denaro servirà a onorare tutti gli impegni all’orizzonte, dagli stipendi e premi da pagare a giocatori e dirigenti, per regolarizzare contratti e tranche di pagamenti ad altre società dopo operazioni di mercato, per il dovuto a Uefa e Lega per l’iscrizione al campionato. Insomma tutto quello che serve alla gestione corrente in difficoltà da diversi mesi a cominciare dagli stipendi arretrati che ammontano a circa trenta milioni.

L’operazione è economicamente dolorosa e onerosa, ma non trovando un accordo per la cessione alla cifra richiesta di un miliardo di euro, questa del prestito era l’unica strada per evitare il crac. Non mi addentro in vicende economiche complesse, cerco di sintetizzare.

Il presidente dell’Inter Zhang ha fatto un accordo con il fondo americano Oaktree Capital che anticipa 275 milioni a fronte del 31 per cento del fondo Lion Rock della galassia Suning. In sostanza si tratta di una esposizione o prestito con un interesse molto alto (si parla del 12 per cento) che Zhang si è impegnato a restituire nel giro di tre anni. Se non dovesse rispettare gli impegni il fondo Oaktree diventerebbe proprietario dell’Inter pagandola circa 500 milioni, ovvero il prestito più la copertura dei debiti in essere, invece del miliardo richiesto finora.

Una roba molto simile a quella capitata a Yonghong Li che per completare il pagamento delle rate per l’acquisto del Milan a suo tempo chiese un prestito al fondo Elliott. Yonghong non riuscì a restituire circa 300 milioni nei tempi fissati e il fondo è diventato proprietario della società rossonera con una cifra di molto inferiore (poco più della metà) del prezzo di mercato.

La differenza è tutta nella solidità di Zhang e dell’impero Suning che spera di ritrovare la brillantezza economica ridimensionata dalla pandemia e soprattutto spera che il governo cinese allenti il suo divieto all’esportazione di capitali e agli impegni nel calcio. Per certe cose tre anni sono un’eternità, può succedere di tutto. Resta comunque una spada di Damocle sulla testa di Zhang che dovrà restituire il prestito, pagare gli interessi e comunque non continuare a produrre perdite perché altrimenti i soldi avuto da Oaktree rischiano di essere solo una toppa senza risolvere il problema.

Marotta e Conte restano?

Ma adesso il tema è un altro: basterà il prestito per convincere Conte e Marotta a restare? Intanto s’è capito come mai l’incontro fra l’allenatore e il presidente Zhang non c’è ancora stato, molto semplicemente l’imprenditore cinese aspettava di avere cose certe da prospettare all’allenatore e al manager. Ora si può parlare, forse già oggi.

Il prestito che garantisce la liquidità necessaria alla cassa, dovrebbe far dire a Zhang che non ci saranno cessioni eccellenti, che la famiglia è ancora impegnata nell’Inter e non molla, che non c’è intenzione di uscire dal calcio, ma c’è la volontà proseguire con una squadra competitiva anche se i costi dovranno essere ridimensionati di almeno il venti per cento e i bilanci dovranno restare in parità fra entrate e uscite.

Basterà questo per convincere Conte e Marotta? Sapremo, ma vien voglia di dire di sì. Conte resta volentieri all’Inter e l’ha sempre detto. Per lui è importante continuare con questo gruppo, difendere lo scudetto e provare a crescere ancora anche in campo internazionale. Mi pare che queste rassicurazioni oggi, pur nelle difficoltà, siano possibili ed è assai probabile che Conte e l’Inter, ma anche Marotta, proseguiranno insieme.

All’allenatore sarà sicuramente chiesto un ridimensionamento dell’ingaggio attuale attorno ai 12 milioni di euro netti, ma una soluzione si troverà anche perché la crisi c’è per tutti e oggi strappare certi contratti è problematico ovunque anche per un top allenatore come Conte. Credo che tutto questo sia ben presente.

L'incontro

L’incontro fra Zhang e Conte dovrebbe esserci oggi, comunque prima possibile per iniziare il lavoro di programmazione per la prossima stagione. Se Conte resterà potrà anche prendere il via quello abitualmente chiamato valzer delle panchine che quest’anno sarà particolarmente invasivo, soprattutto per le grandi. Diversi top-allenatore sono in attesa di sapere cosa succederà all’Inter, tengono in stand-by proposte meno allettanti per capire. Se Conte non dovesse rimanere, per fare un esempio, Allegri sa già di essere fra i papabili anche se lui aspetta sempre l’incontro decisivo con il Real. Se invece Conte resta, una grande opportunità si chiude".

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