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Marco Bucciantini, responsabile dei servizi sportivi de L’Unità, nonché opinionista radio e tv, ai microfoni di Milannews ha parlato della telenovela legata al futuro del club rossonero: “Penso che ormai la squadra sia distante da questo problema: ci ha convissuto e ha saputo farlo. L’ambiente tutto ha bisogno che si superi questo momento. Voglio essere provocatorio (e ottimista), ma credo anche a quello che azzardo: mi auguro che in qualche modo il closing sia già stato fatto, che il closing - in sostanza - sia stato la caparra, andata là dove doveva andare. Non ho nessuna notizia sull'idea di calcio e di sport dei compratori, perché non ho nessuna notizia di questi.
Per questo ripeto spesso che mi spaventa il ‘day after’, il giorno dopo il closing. E allora spero che tutto quello che doveva succedere sia già successo. E la società resti in mano di chi sa fare calcio. Ma che si comincia subito (anche nella continuità proprietaria) a "riformare" la dirigenza. Perché la vera urgenza non è il closing ma risolvere e superare questa situazione di paralisi, di cristallizzazione in cui è caduto il Milan, in questo eterno alibi di una trattativa misteriosa. Il Milan ha bisogno di tornare ad investire sul calcio, non a farselo prestare".
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