Al di là della qualità degli avversari e della condizione atletica ieri non s'è visto un tiro in porta. Forse non è il caso di iniziare a giocare con le due punte?
"Il mister in questo periodo ha fatto vedere di essere molto duttile, anche a seconda dei momenti ha cercato di schierare la squadra nel modo più pericoloso possibile. Sono cose che sicuramente lui sta analizzando e analizzerà".
Sei uno specialista di terze partite del girone e la Croazia si giocherà la vita. Come si affrontano? Dove devi lasciare la paura?
"La paura non ci dev'essere, ti può venire la giusta ansia pre-gara fino a che non scendi in campo per il riscaldamento. Dopo deve essere solo divertimento perché ha l'opportunità di mettere in mostra il tuo talento. Se qualcuno ha paura deve superarla in questo modo, pensando che scendendo in campo può mettere in mostra il talento. Facciamo un lavoro meraviglioso e tutti vorrebbero essere al nostro posto anche in una partita così delicata. Ci sono tanti aspetti positivi, poi ci sono anche due risultati su tre ma non è questo un pensiero che vorrà fare il mister e vorranno fare i ragazzi. Il primo pensiero sarà ritrovare determinate sicurezza, un po' noi stessi dopo la sbandata di ieri sera. E sono convinto che alla fine giocheremo un altro tipo di gara e staremo qui a parlare di altro".
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