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Buffon: “Sarà Serie A equilibrata, mi mancherà molto Conte. Io al Mondiale…”

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Nel corso di un'ampia intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Gigi Buffon ha detto la sua su diversi argomenti

Matteo Pifferi

Nel corso di un'ampia intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Gigi Buffon ha detto la sua su diversi argomenti, come ad esempio cosa si aspetta del prossimo campionato:

«Equilibrato. Mi intrigano tanti progetti nuovi: Lazio-Sarri, Roma-Mourinho, Napoli-Spalletti. Occhio perché i mister toscani a Napoli non sbagliano mai. Mi mancherà molto Conte».

Nell’utopia rientra anche il prossimo Mondiale?

«Mancini ha fatto una cosa straordinaria. Possiamo solo fargli lodi e complimenti. E io, a 43 anni, anche per rispetto del lavoro del c.t., non sarò mai quello che si candida: “Oh, ci sono anch’io...” Mai. Ma il Mondiale mi serve per sognare. Altrimenti per cosa gioco a fare? Per riportare il Parma in A, certo. E dopo? Quasi sicuramente Mancini non mi chiamerà, giustamente, ha i suoi uomini, il suo gruppo. Ma io ho bisogno di sapere che ci sarà un Mondiale in Qatar per continuare a parare e sognare».

Confessi: una puntura di umana gelosia l’ha sentita a vedere Donnarumma festeggiare tra Bonucci e Chiellini, fratelli di una vita...

«L’avrei sentita, se non avessi vinto Mondiale, coppe e scudetti. Ma quando sei sereno e in pace con te stesso, come fai a provare invidia? Per due fratelli come Leo e il Chiello, poi! Ero solo spaventato dall’idea che potessero perdere un’altra finale e poi tremendamente felice per loro, due calciatori, due ragazzi dal valore inestimabile. Poi è chiaro, essendo un agonista, mi sarebbe piaciuto essere in campo a festeggiare con loro. Non lo nego. Ma si sarebbe piaciuto esserci anche con Pozzo, Bearzot e Valcareggi, se è per questo».

Donnarumma?

«Ha fatto un grandissimo Europeo. Per le parate, ma soprattutto per la gestione delle varie situazioni, è stato di una spanna superiore a tutti gli altri portieri. Se a inizio torneo poteva essere ancora considerato una sorpresa, alla fine ha consolidato la sua posizione: oggi è lui il punto di riferimento mondiale».

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