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Burdisso: “L’Inter apra un ciclo, le premesse ci sono. Per il Toro gara terribile”

Marco Astori

Le parole del doppio ex di Torino-Inter: "Io spero che il Torino si salvi e insieme che l’Inter vinca lo scudetto"

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Nicolas Burdisso, doppio ex di Torino-Inter, ha parlato così della sfida che andrà in scena domenica pomeriggio alle 15: «Terribile per il Toro. Due gare in meno, un bisogno disperato di punti. Niente di peggio che trovarsi di fronte un’Inter per la quale adesso ogni giornata è un appuntamento con il destino. Bella situazione anche per me: io spero che il Torino si salvi e insieme che l’Inter vinca lo scudetto».

Pensa che qualcuno possa fermare Conte?

«Il Milan, tanto per cominciare. Con questa situazione di classifica non si può tagliare fuori dei pronostici una squadra così. E’ stato bravo Pioli a sterzare a un certo punto della sua gestione, è stato intelligente il club a puntare su giocatori giovani e utili, tenendo insieme il tutto con Ibrahimovic usato come collante».

Quanto distano oggi da quelle in cui ha giocato lei?

«Il Torino tanto. Quanto l’Europa League dalla lotta per la salvezza. Nicola ha stampato la sua impronta e si è subito trovato il Covid di mezzo. Per una formazione di quel livello cambiare sette giocatori da una partita all’altra è micidiale. Non ti puoi allenare, non hai continuità. Spero riescano a salvarsi. Forse non è mai stata così dura per il Torino».

E l’Inter?

«La mia e quella attuale sono molto diverse. Tuttavia vedo un punto di contatto. Io sono arrivato all’inizio di un percorso impostato da Mancini e completato in seguito da Mourinho con il Triplete. Mi auguro che anche quest’Inter riesca ad aprire un ciclo. Ci sono tutte le premesse. Anche se in Champions League è andata male. Io già la consideravo la squadra più forte del campionato. Senza il peso dell’Europa, è evidentemente la favorita. Inoltre, diciamolo: è meglio per il calcio italiano che qualcuno interrompa l’egemonia della Juventus».

Purché non resti un episodio.

«Inter a parte, Milan già detto, vedo il Napoli che tra un problema e l’altro sta costruendo qualcosa e le romane che sono una realtà».