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Burgnich su Italia-Germania 4-3: “Che vittoria! Importante per l’orgoglio. E sul mio gol…”

Matteo Pifferi

L'ex Inter ricorda la partita di Messico '70 che domani 'compie' 50 anni

Domani ricorre il cinquantenario della partita del secolo, Italia-Germania 4-3 di Messico '70 che regalò una gioia immensa al popolo italiano. Protagonista fu anche Tarcisio Burgnich, autore del momentaneo 2-2. L'ex Inter ha ricordato, a Libero, gli attimi di quel Mondiale:

"Ebbi anche un po’ di fortuna, avevo davanti due tedeschi, la palla di Rivera è passata alta, uno ha sbagliato (Held, ndr), ero distante un paio di metri, ho tirato di sinistro, è andata bene".

PARTITA - "Una grande partita, e una grande vittoria. Erano veramente una squadra superlativa, e spesso con i tedeschi andavamo in soggezione. “I tedeschi sono superiori agli italiani”, dicevano tutti e lo dicono ancora, qui da noi. Mica solo nel calcio poi: anche nel lavoro, nella politica. E anche là in Messico sembravano dominare. Ma quella volta non successe, e la ragione sta nella forza morale di un gruppo veramente straordinario, che ha dato il massimo. Anche noi avevamo i nostri campioni, le nostre stelle, ma di prime donne non ce n’erano, in quella Nazionale, mai sentito nessuno dichiararsi più forte o meritevole di un altro".

RIVERA E LA POLEMICA CON MAZZOLA - "Ma no, anche lui si è comportato bene… (ride)… Lui e Sandro erano due campioni, due mezze ali d’attacco di grandissima qualità che magari non avevano nelle loro corde la difesa, il rincorrere l’avversario, giocavano per gli attaccanti. Con loro due in campo insieme avremmo forse fatto un po’ di fatica. Ma ne valeva la pena, visti i problemi che creavano loro agli altri".

FINALE COL BRASILE - "Abbiamo pagato quelle due ore, bisogna tenere presente che giocavamo a 2.200 metri di altezza. Scattavi, e ci mettevi tre minuti a recuperare. Non avevamo più energie".

ORGOGLIO PER ITALIA-GERMANIA - "È stato qualcosa di importante per il nostro orgoglio. Lo è ancora, dopo 50 anni".