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Cabrini su Conte: “Ha il DNA Juventus, il passato non si cancella. Questa Inter…”

Le parole di Cabrini a La Gazzetta dello Sport

Matteo Pifferi

In vista di Juve-Inter, La Gazzetta dello Sport ha intervistato Antonio Cabrini che, per prima cosa, ha risposto alla domanda sul fatto che si giochi a porte chiuse.

«In campo, cambia poco. Per il resto, che dire? È stata una decisione logica. Qui non si parla di calcio, di basket o di altro. Qui si parla della salute di un Paese e il calcio non è fuori dal sistema».

Viene in mente Juventus-Verona, Coppa Campioni 1985-86, giocata a porte chiuse. Che ricorda di quella sera?

«Ricordo lo smarrimento iniziale, entrare in un campo vuoto, senza il brusio dei tifosi. Era molto strano. Tutto però durò poco, pochi minuti».

Insomma, il derby d’Italia sarà il solito derby d’Italia?

«Sì, non penso ci siano differenze: le porte chiuse non cambiano nulla a livello di rapporti di forza. Vince la migliore, comunque. Non cambia nemmeno il modo di giocare».

Quindi che partita sarà?

«Una partita molto tirata. La Juve viene dalla sconfitta in Champions, l’Inter da un periodo con qualche passo falso. Equilibrata».

Ci dice un pregio di entrambe?

«L’Inter non molla mai. La Juve può e vuole crescere».

Parliamo di allenatori: Cabrini avrebbe giocato meglio per Conte o per Sarri?

«Io sarei stato un giocatore migliore per Conte, sicuramente. Avrei fatto l’esterno a sinistra, di sicuro a livello caratteriale con lui mi sarei trovato bene».

Provocazione: è più juventino Sarri o Conte?

«Conteper la vita che ha fatto in bianconero avrà sempre qualcosa dentro. Sono sicuro che certe cose non si dimenticano: basta guardarlo, è quasi scontato».

In che senso?

«Nel senso che esiste un dna bianconero e non si cancella. Chi resta tanti anni alla Juve – e Conte è rimasto tanto, sia da giocatore sia da allenatore – non lo perde. Il dna bianconero è così, non sai bene che cos’è ma sai di averlo dentro».

Tempo di pronostici. La partita è equilibrata, ma parliamo di scudetto. Juve, Lazio e Inter hanno il 33% ciascuna?

«No, questo no. La Juve è la favorita, per me ha almeno il 40%. Lazio al 35%, Inter al 25%. Io la vedo così».

Juve favorita per i suoi campioni?

«No, Juve favorita perché chi ha vinto nella stagione precedente, in una situazione come questa, per me è sempre davanti».

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