Ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio1, Urbano Cairo è tornato a lanciare l'allarme sullo stato di salute del calcio italiano
Ospite di Un giorno da pecora su Rai Radio1, Urbano Cairo è tornato a lanciare l'allarme sullo stato di salute del calcio italiano. "Com'è possibile che il settore non abbia avuto nulla durante il Covid, come ad esempio avvenuto per il cinema? Tutti vorrebbero riformare il calcio, anche Gravina, ma la struttura ha lacci e lacciuoli".
"Il governo vuole affondare il calcio? È un paradosso, ma nessun governo dal Covid a oggi ha pensato di aiutare questo settore e non mi riferisco solo a quello attuale. Le perdite sono quadruplicate, tutti i settori sono stati aiutati, ma il calcio è l'unico che non ha avuto nulla. Il calcio porta 1,3 miliardi all'erario. Il decreto crescita? Non è un vantaggio solo per il calcio, ma anche per il governo. Abbiamo una Figc dove la Serie A rappresenta il 12%, non determina nulla e mantiene tutti. Sugli stipendi dei calciatori dovremmo rifare il contratto collettivo. C'è da riformare il calcio".