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Cairo: “Il calcio riparte? Sono uno dei 20, un tentativo va fatto. Ma sono preoccupato…”

Matteo Pifferi

Il presidente del Torino ha parlato a Radio Anch'Io Sport

Intervenuto ai microfoni di Radio Anch'Io Sport, il presidente del Torino Urbano Cairo ha parlato così della possibilità che il calcio riparta:

"Sono uno dei 20 associati alla Lega, non sono in grado di dirlo. Ci sono dei tentativi, ora si comincia con gli allenamenti individuali, dal 18 dovrebbero esserci quelli collettivi. E' molto complicato e difficile, essendo uno dei 20 dico che è bene che parli la Lega con i suoi rappresentanti, il presidente, l'AD, sono loro che ci rappresentano. C'è anche la FIGC, in quanto organo che rappresenta tutto il calcio, con il Governo che sta facendo tutto il possibile perché le cose vadano bene in grande sicurezza, è fondamentale la salute di tutti quelli che gravitano attorno al calcio. Serve un protocollo che garantisce sicurezza, dobbiamo tenere conto di tutto".

ANNI SOLARI - "Ho sentito tante ipotesi, è giusto mantenere il format del campionato. E' la cosa migliore ed è quello che la gente preferisce. Se si ripartisse, si fa tutto ciò che si può fare. E' una stagione particolare, i calciatori sono fermi da 2 mesi e vivono una situazione senza precedenti. Io mi chiedo come un calciatore possa riprendere la sua forma, ci sono squadre che hanno avuto positivi, ci sono una serie di cose da tenere in conto. Io sono più per mantenere le tradizioni del nostro campionato e pensare alla prossima stagione. Preferisco che parli la Lega".

RIPARTENZA - "Dobbiamo provare tutti a vedere se è possibile, è un tentativo che va fatto. Chi deve dirigere tutto è il Governo, c'è un interesse ampio che va preservato. C'è un tema di salute per tutti quelli che gravitano. In Germania hanno ripreso ad allenarsi e al Colonia ci sono 3 positivi, è uno sport di contatto e comporta una trasmissione più facile del virus rispetto ad altri sport. L'ultima parola finale sarà del Governo, loro sapranno cosa sia giusto fare per tutelare la salute di tutti che è il bene primario. Sono preoccupato perché le cose vengano fatte in massima sicurezza, sia per gli allenamenti che per le partite. Il protocollo deve essere sicuro".

COMPATTEZZA - "C'è una compattezza ma anche opinioni diverse che fanno riferimento a sensibilità diverse di singole persone. Tutti esprimono un loro personale sentire, c'è un'unità ritrovata ma si tratterà di capire bene come si potrà andare avanti in questa stagione. Dobbiamo vedere come tutto potrà proseguire e in quali condizioni".

DIRITTI TV - "Ci sono interlocuzioni, è una cosa totalmente nelle mani di Dal Pino e De Siervo. Anche con i calciatori ci sono le interlocuzioni, c'è ragionevolezza da parte di tutti. Tutti devono fare sacrifici, siamo in un momento unico, ma non è mai successa una cosa così".

TORINO - "Stiamo facendo tamponi e visite mediche, nei prossimi giorni i giocatori saranno pronti a ricominciare a livello individuale".