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Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport, Luca Calamai ha analizzato la sofferta vittoria ottenuta ieri sera dall'Inter contro il Benevento a San Siro (2-0):
"Aspettando Icardi ci pensano i difensori. Perfetti nel loro mestiere e decisivi in fase conclusiva. Skriniar e Ranocchia sono i volti sorridenti di un’Inter che risale almeno per una notte al terzo posto in classifica riconquistando la zona Champions. Le buone notizie per i nerazzurri si fermano qui. La squadra di Spalletti era e resta malata. Lontana anni luce da quella che aveva sorpreso tutti fino alla sosta invernale. I motivi? Intanto corre poco. Il piccolo Benevento con il suo onesto pressing l’ha mandata in confusione fino al gol di Skriniar. Poi, non ha qualità nella partenza del gioco. Rafinha, per la prima volta titolare, sembra ancora un corpo estraneo nei meccanismi di Spalletti. Senza rapidità e senza idee è difficile anche andare al tiro. Infine senza Icardi i nerazzurri sono troppo facili da leggere nei loro movimenti offensivi. Neppure con l’uomo in più hanno trovato fluidità in fase conclusiva. Ora che non ha più senso parlare di mercato l’Inter deve vivere aggrappata al presente. Spalletti nei minuti finale aveva gli occhi più spiritati del solito. E l’umore nero. Ma solo lui può rimettere in moto una macchina che è fuori giri".
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)
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