Il giornalista de La Gazzetta dello Sport, Luca Calamai, ha analizzato la sfida di questa sera tra Inter e Lazio: "L'ultima Inter non è una squadra senza identità o in balia di una crisi profonda. E’ solo stanca e sfiduciata. Luciano Spalletti è stato bravo a farla andare per quasi tutto il girone d’andata a cento all’ora. Alzando l’autostima del gruppo e accendendo l’orgoglio del mondo nerazzurro. Ne è venuta fuori una miscela vincente che ha fatto dimenticare a tutti, anche dentro lo spogliatoio, che l’Inter è inferiore come valori assoluti a Juve, Napoli e probabilmente anche alla Roma; che non esiste un’alternativa vera al tridente offensivo Candreva-Icardi-Perisic; che non c’è in rosa un centrocampista alla Nainggolan e che una campagna acquisti in auto-finanziamento non poteva produrre risultati miracolosi. Ora che la magia è un po’ evaporata il tecnico si ritrova con una classifica comunque importante ma con un gruppo svuotato nelle gambe e, probabilmente, anche nella testa. L’incrocio con la Lazio è un passaggio complicato per Icardi e compagni. Una sfida senza appello visto che un risultato negativo porterebbe a un inevitabile ridimensionamento delle ambizioni nerazzurre. Anche la formazione di Simone Inzaghi non è nel suo periodo migliore ma la crisetta invernale l’ha già vissuta e più o meno superata. Restando saldamente in corsa su tutti i fronti. E se in estate l’opzione Champions era poco più che un sogno oggi la classifica dice che la squadra biancoceleste ha tutte le carte in regola per inseguire quel quarto posto che, da quest’anno, vale l’accesso diretto alla fase a gironi della Coppa più prestigiosa. Anche la Lazio, come l’Inter, è andata a tavoletta. E, come i nerazzurri, non ha una rosa faraonica. Ma Simone Inzaghi da qualche settimana ha ritrovato una pedina importante, Felipe Anderson. Ricordando, inoltre, che la Lazio lontano dall’Olimpico in questo campionato non ha mai perso.
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Calamai (GdS): “Inter solo stanca e sfiduciata. Spalletti è stato bravo a…”
Il commento di Calamai sul momento dell'Inter e sulla sfida con la Lazio
E l’Inter? Spalletti nel dopo derby ha lavorato soprattutto sulla testa dei suoi giocatori. Ricordando, a esempio, che se i nerazzurri dovessero battere la Lazio sarebbero al comando della mini-classifica delle sei protagoniste del campionato. Il tecnico toscano non ha nomi nuovi da spendere. Il materiale umano è questo. Il primo obiettivo quindi è convincere la squadra che lo splendido girone d’andata non è frutto del caso. Che quest’Inter magari non è da scudetto ma può giocarsela contro tutti. Oggi vedremo se queste iniezioni di fiducia hanno fatto effetto. Oppure se il dubbio di non essere all’altezza di un certo ruolo si è ormai insinuato nella testa del gruppo. Poi, come sempre, servirà anche il miglior Icardi. Quello che a San Siro ha realizzato 12 dei suoi 17 gol, entrando nel tabellino dei marcatori 7 volte su 9 gare. Durante la sosta invernale, invece, dovrà essere la società a scendere in campo. Per alzare l’asticella sono necessari rinforzi di qualità. Ormai lo hanno capito tutti".
(Fonte: Luca Calamai, La Gazzetta dello Sport 30/12/17)
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