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Luca Calamai, nel suo editoriale per La Gazzetta dello Sport, ha elogiato il lavoro di gestione di Luciano Spalletti, che sta coinvolgendo tutti i giocatori a sua disposizione nel progetto Inter di questa stagione: "Spalletti ha avuto il grande merito di non perdere per strada quelli che, a malincuore, è stato costretto a lasciar fuori dalla lista Uefa. Una ferita che si è trasformata in una vittoria, vista la formidabile risposta dei giocatori. Oggi tre titolari in più in campionato. Sia chiaro, non stiamo parlando di fenomeni. Ma Joao Mario, Gagliardini e Dalbert hanno accettato di rimettersi in gioco e il tecnico nerazzurro li ha ripensati tatticamente. Prendete Gagliardini: Spalletti, nei suoi primi passi sulla panchina dell'Inter, ha provato a ingabbiarlo dentro un preciso percorso. Esperimento fallito. Ora Luciano ha capito che un «cavallo» come l'ex atalantino ha bisogno di essere lasciato libero di andare a cercare il territorio che preferisce. Fuori dal recinto è utile e segna gol. E Joao Mario? Andando oltre la prima impressione, Spalletti ha scoperto che il portoghese è una mezzala che nelle ripartenze ha gamba e qualità. E non è poco. Quanto a Dalbert, è un diamante grezzo. Deve consegnare la sua crescita all'allenatore interista, che in lui vede qualcosa di speciale. Ci vuole tempo. E, soprattutto, il giocatore deve imparare a fidarsi. Così come deve fidarsi Martinez, altra sfida di Luciano".
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