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Calcagno (AIC): “Si gioca troppo, a Bruxelles per invertire la rotta. Per Inter e Juve…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori parla della questione che finirà sul tavolo della Corte di Giustizia Europea

Si gioca troppo. La questione è finita anche sul tavolo della Corte di Giustizia Europea. Di questo ha parlato il presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, Calcagno. «Aspettiamo quello che potrebbe diventare un passaggio nella direzione voluta: i giudici sono chiamati ad esprimersi sulla Fifa e sul calendario che mette al centro anche il nuovo Mondiale per club da metà giugno. Le

stagioni del calcio non esistono più, non c’è spazio nemmeno per qualche giorno di ferie», ha sottolineato, come riporta La Stampa.

Le troppe gare giocate influiscono non solo sulle prestazioni dei calciatori ma anche sigli infortuni: «L’equilibrio va trovato nelle 45-50 gare a stagione, stiamo arrivando anche sopra le 80 per chi

vive campionato, coppe e nazionale in attesa delle novità alle porte. È scientificamente provato che se fai quattro gare senza una pausa di cinque giorni l’una dall’altra il rischio di farsi male aumenta in modo esponenziale. Martedì saremo a Bruxelles per riaffermare che bisogna invertire la rotta. Vanno tutelati i campionati, la qualità, perché non ha senso aumentare le gare da giocare per aumentare gli introiti se poi il prodotto non ne guadagna in appeal. C'è chi prospettava di spostare le prime tre gare di campionato di Juve e Inter che devono giocare il Mondiale per Club. Ma dove si trovano le date e che senso avrebbe?», ha aggiunto ancora Calcagno.


(fonte: La Stampa)