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Calcagno: “Serve un tavolo per parlare di calendari. Situazione complicata”

Gianni Pampinella Redattore 
Il presidente dell'associazione italiana calciatori, Umberto Calcagno, è intervenuto sul tema dei calendari intasati

"Siamo di fronte ad una situazione complicata che da anni denunciamo, anche a livello internazionale tramite il nostro sindacato mondiale FifPro". Il presidente dell'associazione italiana calciatori, Umberto Calcagno, è intervenuto sul tema dei calendari intasati, delle troppe partite e della salute dei calciatori da tutelare: "Sono tutti argomenti sui quali non ci dovrebbe essere scontro ma unità di intenti - ha dettol il numero 1 Aic, a 'La politica nel pallone su Gr-RaiParlamento -, perché se non tuteliamo la salute dei top player avremo probabilmente più introiti nel breve periodo ma alla lunga uno spettacolo più scadente".

Pensando alla prossima stagione, con l'aumento delle gare con la nuova Champions League e il Mondiale per club, il presidente Aic ha ribadito che "la situazione non può essere risolta solamente a livello domestico, ma dobbiamo mettere allo stesso tavolo Fifa, Uefa, Leghe e FifPro. Nessuno ha interesse a ostacolare l'arrivo di nuove risorse nel sistema, ma bisogna capire come ridistribuirle meglio, tutelando al contempo quei calciatori che oggi arrivano a disputare fino a 70 partite all'anno".

Riguardo al tavolo federale sulle riforme ha poi proseguito sottolineando che "non è tagliando il numero delle squadre che si risolve il problema di sostenibilità. A mio avviso abbiamo imboccato la strada giusta, perché si parla di riforme con l'obiettivo di risanare il nostro sistema a livello economico, varando norme più rigide in fase di ammissione ai campionati e pensate in maniera programmatica, per capire chi oggi può realmente fare calcio".



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