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Calcagno (CorSera): “Rispetto all’anno scorso, Inzaghi sembra aver perso…”

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"Dopo i monologhi di Napoli e Inter l’impressione è che la serie A sarà quest’anno molto più incerta e divertente", sostiene Calcagno
Matteo Pifferi Redattore 

Domenico Calcagno, giornalista, è intervenuto sul Corriere della Sera per commentare Inter-Napoli:

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"Lassù c’è Antonio Conte, un punto sotto l’Inter e altre tre (Atalanta, Fiorentina e Lazio), a meno due la Juventus. Insomma, le favorite e la classe media, la borghesia della serie A. E se Gasperini così in alto si poteva pronosticare, Palladino e Baroni sono una sorpresa. A San Siro finisce 1-1. Va avanti il Napoli con McTominay su angolo, risponde Calhanoglu con una botta da fuori. Tutto nel primo tempo. È stata una partita giocata con grandissima attenzione, pochi gli spazi liberi"

"L’Inter ha fatto di più — soprattutto nel secondo tempo — ma non abbastanza per reclamare la vittoria. La squadra è sul pezzo, ha riconquistato una buona parte di sé, ma non ha ancora ritrovato la splendida esattezza dello scorso campionato, quando i passaggi erano sempre giusti e le distanze tra i giocatori perfette. Inzaghi sembra aver perso il tocco per le partite senza domani, le finali e gli scontri diretti. Fino allo scorso giugno non ne sbagliava uno, in questo campionato ha battuto l’Atalanta ma tra Milan, Juventus e Napoli ha raccolto soltanto due punti. Il Napoli ieri ha presidiato, concesso il minimo e provato ad affondare quando ha potuto. Del resto non toccava a Conte prendere rischi"


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"Il grande rimpianto dell’Inter è ovviamente il rigore tirato sul palo da Calhanoglu (primo errore del turco in serie A), un rigore leggero (su Dumfries), da incasellare nella categoria «moderni» (cfr Mourinho). È comunque un campionato che promette molto. Equilibrato, con sei squadre in due punti. È difficile immaginare che tutte possano resistere fino alla fine, ma almeno quattro (Napoli, Inter, Atalanta e Juve) sembrano avere quello che serve per riuscirci. Dopo i monologhi di Napoli e Inter l’impressione è che la serie A sarà quest’anno molto più incerta e divertente".

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