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Sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il vice-presidente vicario dell'Associazione Italiana Calciatori Umberto Calcagnoha accolto favorevolmente la proposta di Marotta sugli stipendi per i calciatori:
«Le idee di Marotta hanno già avuto il nostro implicito via libera 9 anni fa. Ricordate lo sciopero del 2011? Dopo quella trattativa per l’accordo collettivo stabilimmo che tutti i calciatori che guadagnano più di 400 mila euro lordi, oggi circa il 60% in A, possono liberamente contrattare con i club la parte variabile del proprio stipendio che eccede tale cifra».
ATTUALITA' - «Il sindacato non entra nel merito delle libere scelte dei singoli. L’importante è guardare a soluzioni ragionevoli. Non facciamo che quando le cose vanno bene i calciatori sono dipendenti, mentre quando tutto va male diventano soci e concorrono al rischio d’impresa...».
CRISI MA... - «Il calcio vive la crisi del Covid, ma deve interrogarsi sugli errori di fondo: gli stadi, ad esempio. E impegnarsi per una crescita che valorizzi chi tiene in salute le proprie aziende».
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