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Calciopoli, atto (quasi) finale

Nella giornata di ieri è andata in scena al processo di Napoli la requisitoria del pm Narducci. Si è trattato solo dell’inizio perché l’esposizione dell’accusa proseguirà nelle giornate del 10 e del 24 maggio, con...

Sabine Bertagna

Nella giornata di ieri è andata in scena al processo di Napoli la requisitoria del pm Narducci. Si è trattato solo dell'inizio perché l'esposizione dell'accusa proseguirà nelle giornate del 10 e del 24 maggio, con l'aggiunta dell'intervento del pm Capuano. La tesi rimane quella dell'associazione a delinquere e le tematiche tese ad avvallarla passano attraverso le intercettazioni con un linguaggio in codice, le schede telefoniche estere, la testimonianza di Nucini. Narducci ricorda come la presunta organizzazione si impegnasse per alterare le gare ai fini di favorire una squadra, ma che alterasse le gare anche per danneggiare le avversarie attraverso ammonizioni a giocatori già diffidati (dice Narducci: La storia del calcio italiano, almeno dal 1980, e' anche storia di illegalità. Ma stavolta la novità è che per aggiustare le gare si alterano anche le gare dei concorrenti come il Milan o di squadre terze). Tra gli esempi portati in aula ieri Narducci ha ricordato un'intercettazione tra Moggi e Bergamo nel quale l'ex-dirigente bianconero si raccomandava con quest'ultimo affinchè l'operato dell'arbitro Farina, reo di non avere espulso un giocatore bianconero per fallo da ultimo uomo, venisse riabilitato nella rubrica che Bergamo teneva sulla Gazzetta dello Sport (cosa che poi si verificò). Tutti in aula il 10 maggio. Ci si avvicina alla sentenza, che potrebbe essere svelata il 12 o il 19 luglio.