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Il calcioscommesse torna d'attualità in questi giorni: la Polizia di Stato in queste ore sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia per dirigenti, calciatori e presidenti di club, l'inchiesta è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro mentre l'accusa è quella di associazione a delinquere con frode sportiva. Le province prese in considerazione sono quelle di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona. Nell'indagine non sono coinvolti solo gli appartenenti al mondo del calcio, ma anche alcune figure straniere e un presunto appartenente al clan Iannazzo, una cosca della 'Ndrangheta radicata nella zona di Lamezia Terme in Calabria. Anche un poliziotto figurerebbe tra gli indagati. Sono stati scoperte dalla Polizia infatti due diverse organizzazioni criminali che avrebbero sistemato il risultato di partite di Lega Pro e Serie D, con protagonisti in negativo le seguenti squadre: Pro Patria, Barletta, Brindisi, L'Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo. Si parla per adesso di cinquanta arresti e di settanta persone indagate.
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