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Stefano Mauri, Omar Milanetto, i leccesi dell’epoca Benassi, Rosati e Ferrario e, fra gli altri, le tre società coinvolte e strattonate a processo per responsabilità oggettiva. Questa la situazione dei soggetti coinvolti nei deferimenti relativi al calcioscommesse. Tutto parte da Carlo Gervasoni. E prosegue con i contatti fra Alessandro Zamperini, ex giocatore, e gli slavi. Ora però è tempo di pene e penalizzazioni. Il pm del pallone Stefano Palazzi ha usato ancora una volta la mano dura e lo ha fatto dopo aver ottenuto il via libera da parte della procura della Repubblica di Cremona, dove l’inchiesta penale è in corso: Palazzi non poteva aspettare oltre perché la stagione sportiva detta i suoi tempi, ma lo stesso procuratore federale ha scritto come, per entrambe le gare incriminate, non sia possibile escludere che altri giocatori di Lazio, Genoa e Lecce, oggi non identificati, non lo diventino abreve riaprendo il processo e, quindi, il giudizio. Per Lazio-Genoa il capitano biancoceleste Mauri può rischiare una squalifica anche superiore ai quattro anni (per lui c’è il peso di un doppio illecito e del divieto di scommettere), Milanetto di tre. L’accordo sarebbe stato quello di truccare il primo tempo - 1-1 il risultato - e lasciare il secondo (4-2 il finale) alla sana competizione. Mauri si ritrova al centro del ring anche per il duello con il Lecce della settimana successiva, sempre per i contatti con Zamperini e, sempre, per le ricostruzioni di Gervasoni. Cosa rischiano i club? La Lazio le due partite le ha vinte e, questo, potrebbe portare Palazzi a richiedere una penalizzazione fino a 5 punti da scontare l’anno prossimo, Genoa e Lecce potrebbero anche uscire dal processo con 1 punto di penalizzazione o una forte ammenda.
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