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Fanno ancora rumore le dichiarazioni di Antonio Conte al termine della sfida contro la Roma: il tecnico dell'Inter si è apertamente lamentato per il calendario riservato alla sua squadra, costretta a un vero e proprio tour de force nel quale ha potuto riposare meno delle dirette concorrenti. Accuse sostenute da dati oggettivi, come riporta il Corriere dello Sport: "C'è un dato oggettivo nella questione calendari: dopo il lockdown, in 5 occasioni (contro Parma, Brescia, Torino, Spal e Roma) l'Inter ha affrontato un avversario più riposato, mentre non gli è mai capitato di avere di fronte una squadra più "stanca". Da questo punto di vista, guardando le prime 4 in classifica, ovvero le contendenti per scudetto e Champions, la formazione nerazzurra è stata quella trattata nettamente peggio".
LE ACCUSE - "Conte covava questo (ri)sentimento da tempo. E prima della trasferta di Roma, seppure non pubblicamente, il suo fastidio era già trapelato. Con l'aggiunta che le troppe gare in notturna – 6 su 9, le ultime 4 consecutive – hanno tolto ore di sonno ai giocatori. Così il mancato successo ha fatto esplodere il tecnico salentino, che ha finito per puntare il dito contro la sua dirigenza, colpevole di non aver fatto attenzione al calendario e di non essere intervenuta per correggerlo. Ma Conte ha accusato pure il “palazzo” in generale, che, a suo giudizio, seguirebbe un disegno preciso: mettere l'Inter in difficoltà".
LA LEGA SI DIFENDE - "In via Rosellini garantiscono che non esista alcuna volontà di sfavorire l'Inter. Al contrario, la compilazione del calendario viene fatta tentando di accontentare tutti. E, prima dell'ufficialità, le bozze vengono sottoposte alle società, proprio per verificare eventuali criticità e tentare di risolverle preventivamente. [...] Inoltre, visto che a far esplodere Conte è stata la doppia trasferta, Ferrara (Spal) e Roma, nell'arco di tre giorni, la Lega fa pure notare che è accaduto lo stesso al Milan, con l'unica differenza che i rossoneri, invece del giovedì e della domenica, sono scesi in campo, sempre in notturna, il mercoledì e il sabato".
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