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Calvarese sugli arbitri: “Manca qualità tecnica nella lettura degli episodi. E non va bene che…”

Matteo Pifferi Redattore 

"Il calcio è fatto di precedenti: se in occasione di Como-Verona una pizzicata di Sergi Roberto sullo scarpino di Lazovic è degna di essere richiamata dal VAR, mentre il rigore su Baldanzi non viene concesso, è ovvio che qualcosa scricchiola. Sento parlare di “step on foot” o di “giallo per imprudenza”, o addirittura di un piede “preso pieno o non pieno”. Proviamo ancora a far chiarezza. L’episodio dello scorso anno tra Piccoli e Thiaw in Lecce-Milan (gol annullato ai salentini per fallo nell’azione d’attacco), per esempio, non ha nulla a che vedere con il classico step on foot: entrambi lottano lecitamente per guadagnarsi uno spazio, guardando il pallone che è in alto. Così come Baldanzi e Kyriakopoulos: non c’è una contesa a terra, lottano e guardano il pallone, con lo stesso obiettivo. In questi due casi non possiamo parlare propriamente di “step on foot”, che si configura solo quando c’è una contesa rasoterra per il pallone, uno dei contendenti arriva per primo e viene poi colpito dall’avversario con un pestone".

"Così come bisogna dare agli addetti ai lavori la possibilità di dire che ci sia uniformità su due episodi simili. Le spinte ricevute da Kvaratskhelia e Conceiçao si somigliano molto, perché non generano un calcio di rigore e dal campo non hanno una grande intensità (per quanto con minime sfumature sulla tempistica o se fatte con una mano oppure due), ma non possono essere trattate come niente o come un altro giallo che genera un rosso. Dunque credo che ci stiamo allontanando troppo dal gioco del calcio perché manca la qualità tecnica della lettura degli episodi, che non può essere standardizzata. Altrimenti sarebbero tutti bravi ad arbitrare in Serie A".

 


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