Inter-Torino, oltre che per essere la partita che ha fatto da sfondo alla festa scudetto dei nerazzurri, passerà alla storia anche per essere stata la prima gara di Serie A diretta da una terna arbitrale tutta al femminile. L'ex arbitro Paolo Calvarese, dalle colonne di Tuttosport, ha giudicato l'operato di Maria Sole Ferrieri Caputi e dei componenti della squadra arbitrale: "L'evento più controverso, che ha poi condizionato tutto il resto della gara, è senza dubbio il cartellino rosso ad Adrien Tameze per un fallo su Henrikh Mkhitaryan al limite dell'area di rigore granata.


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Calvarese: “Espulsione Tameze? Non si spiega l’intervento del Var. Gara indirizzata”
Dal campo Ferrieri Caputi assegna il giallo, poi al monitor rivede la sua decisione, inasprendo la sanzione. L'intervento del centrocampista del Torino è da dinamica più punibile che non, ma dal replay non si evidenzia un vero e proprio sgambetto. Ci sono elementi che fanno propendere l'arbitra per l'ammonizione: la direzione del pallone (che non va verso la porta ma verso l'esterno), la presenza di un altro difensore che non è tagliato fuori (Lovato). Episodio da campo, e come tale valutato, appunto sul campo, correttamente: per questo non si spiega l'intervento del Var Aleandro Di Paolo, del tutto incoerente con la soglia prescritta dal protocollo.
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Sul rigore invece zero dubbi: Marcus Thuram anticipa Matteo Lovato, che lo colpisce nettamente. Decisione ineccepibile. Quella per Tameze è l'unica sanzione disciplinare del match, e lo indirizza inevitabilmente, tanto che le due reti nerazzurre arrivano in superiorità numerica".
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