Nicolò Barella è sempre più una colonna portante dell'Inter: l'ex Cagliari si è trasformato in un centrocampista totale, decisivo sia in fase di contentimento che in quella di costruzione, fondamentale nello sradicare palloni agli avversari e nel farsi trovare pronto in zona gol e assist. La Gazzetta dello Sport evidenzia il suo nuovo modo di interpretare il ruolo di mezz'ala:
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"Nel nuovo sistema più che da assaltatore specializzato l’ex Cagliari si sta facendo apprezzare come rifinitore: nell’area avversaria non piomba furtivo come un avvoltoio, ma pianta le tende assieme ai compagni. I nerazzurri adesso praticano meno l’arte dell’attesa e, almeno in partenza, provano a costruire in maniera più continua: da lì la pioggia di gol finora caduti e, di conseguenza, anche quella di assist. Al numero 23 è bastato un mese per arrivare a 4 assist e l’impressione è che quella cifra si ingrosserà presto, ben oltre il risultato della scorsa stagione: nel 2020-21, l’anno in cui Barella ha finalmente conosciuto il dolce sapore della vittoria, gli assist su azione erano stati sei in 36 presenze.
[...] Questa nuova vita da assist-man non nasce, infatti, per caso e certi numeri rotondi aiutano a spiegarlo. Quest’anno la sua media di palloni toccati nell’area di rigore è è di 2,83 a partita, quasi uno in più rispetto alla scorsa stagione. In un sistema più meccanizzato, Barella aveva spesso la rigida consegna di allargarsi a destra per liberare l’energia di Hakimi. Adesso, invece, sfrutta la maggiore libertà concessa ed eccolo là, più verticale e incisivo".
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