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Si è rivelato meno grave del previsto l’infortunio di Joao Cancelo: distrazione al legamento collaterale mediale del ginocchio destro. Meno grave perché dal Portogallo erano filtrate cattive notizie al punto da credere che quel legamento fosse rotto. Sarebbe voluto dire annullare una stagione intera, cancellarla. Invece la distrazione consente di racchiudere in cinque-sei settimane il periodo di stop a cui il portoghese dovrà sottostare. Un mese e mezzo con l’obiettivo di tornare in campo per il derby del 15 ottobre. Ma sarà una valutazione quotidiana e costante quella a cui Cancelo verrà sottoposto. Perché ciò che non è stato comunicato è il grado di distrazione, ciò che certifica il livello del problema. Il portoghese ha effettuato una risonanza prima di partire in Portogallo e poi lo staff medico nerazzurro ha voluto rifare il tutto a Milano. Non è stata una mancanza di fiducia nei confronti dei colleghi portoghesi, semplicemente una volontà di approfondire la questione. Anche perché si tratta di un giocatore appena arrivato, con un paio di allenamenti alla Pinetina e pochi minuti giocati a Roma contro i giallorossi. Insomma, anche chi si occupa della salute del giocatore in Italia ha voluto vedere personalmente cosa avrebbero detto gli strumenti. Cancelo affronterà un periodo di riposo forzato e poi inizierà la riabilitazione. Sarà un periodo delicato, lento. A ragione per altro, perché nella sfortuna c’è un briciolo di buona sorte. Dopo la trasferta di Benevento del primo ottobre, infatti, il campionato si fermerà per dare spazio alle nazionali. E saranno proprio quei quindici giorni quelli determinanti per capire se Cancelo potrà essere rischiato da titolare contro i rossoneri o se Luciano Spalletti continuerà con chi sarà più a posto fisicamente.
(Gazzetta dello Sport)
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