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La Juve prende Giuntoli e “copia” il modello Napoli.
—«Cristiano ha fatto molto bene, ha conoscenze, ma alla Juve è più complicato. Non hai il tempo: devi azzeccare subito un paio di colpi. E poi non sempre riesce di spendere meno e vincere: chi ha più budget è avvantaggiato. Credo faranno un aumento di capitale. Soprattutto alla Juve devono capire che strada prendere, se rifondare. Ha giocatori molto forti: Chiesa, Vlahovic e Pogba diventano i migliori acquisti se recuperano. Allegri conosce bene l’ambiente, dovrà fare il mercato con Giuntoli. Se loro due non faranno squadra diventerà tutto maledettamente complicato».
Il Milan?
—«Ha fatto l’errore di lasciare Maldini. Non è solo immagine. Nella costruzione della squadra e nella gestione due anni fa, Paolo costruì un capolavoro anche nei conti. I rossoneri restano un gradino più sotto, anche per una questione di tempistiche».
Le romane?
—«La Roma può e deve fare di più, in campionato. Non può arrivare sesta con quella rosa. Scamacca se rientra dalla Premier può portare qualcosa in più. La Lazio è stata la vera sorpresa con Sarri, seconda con numeri importanti. Maurizio ha il suo credo, che a qualcuno può sembrare limitato ma i risultati contano».
Perché in Nazionale si stenta?
—«I ragazzi stanno venendo fuori. Tonali è la dimostrazione. Pafundi ha un buon futuro. Casadei è già al Chelsea. La linea è sottile fra essere un buon giocatore a uno vincente. Forse abbiamo perso quella fame, quello spirito di sofferenza. Il Dna è importante: dobbiamo ritirarlo fuori. Noi siamo gli italiani, nel calcio mondiale rispettati. Servono i concetti degli allenatori. Anche a me piace il calcio bello, il possesso. Però devi avere un possesso palla di qualità non davanti alla propria area. Ogni tanto ci sta una palla lunga per rompere la difesa avversaria. Vogliamo essere troppo belli. A me è capitato di vincere due Europei Under 21 anche senza fare tanti passaggi di fila, ma la portavamo a casa».
Cosa manca al nostro movimento?
—«Gli stadi. Speriamo di avere l’organizzazione dell’Europeo del 2032. Bisogna costruire strutture moderne».
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