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«Questa Italia è cresciuta tanto, somiglia a sé stessa».Fabio Cannavaro rifiuta il paragone con il passato. Pensa che la Nazionale italiana stia facendo un percorso importante all'Europeo e la squadra gli piace molto. Lo ha detto in un'intervista a La Gazzetta dello Sport: «Non si realizza una striscia di 31 risultati utili se non c’è sostanza. Con il Belgio siamo a un bivio. Bisogna coniugare bellezza e risultato ed è logico che andando avanti sale la tensione e tutto si può complicare in un attimo. E poi ci vuole un po’ di fortuna. Se mancheranno De Bruyne ed Hazard sarebbe una bella fortuna, ma non si possono preparare le gare partendo dalle assenze. Non si può risolvere poi nulla con l'uno contro uno».
«Il Belgio - ha aggiunto - ha giocatori che possono risolvere le gare da soli. Penso a Lukaku e a Mertens, anche se ultimamente il napoletano non è al meglio ma ha grande facilità di tiro e “vede” la porta. Sono un gruppo forte e per superarli serve una risposta da squadra. Chiellini e Bonucci hanno dimostrato che l'attaccante dell'Inter si può fermare, ma sa farlo anche Acerbi. Mancini ha le idee chiare sulle strategie da adottare. Dovranno essere tutti mentalmente pronti. Devono rimanere con la testa leggera e sentire l'orgoglio dell'essere italiani. Sono gli altri che devono andare in difficoltà al pensiero di affrontarci».
«Mertens e Insigne sono amici. A me è capitato con Thuram alla finale del Mondiale. E siamo legatissimi. Durante la partita possono esserci degli amici. Dopo ci si abbraccia e chi vince consola l'altro. Speriamo alla fine sia Lorenzo a sorridere», ha concluso.
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