Dei candidati al Pallone d'Oro, di Lautaro e dell'avvio dell'Inter di Inzaghi ha parlato l'ex difensore
Dei candidati al Pallone d'Oro, di Lautaro e dell'avvio dell'Inter di Inzaghi ha parlato l'ex difensore Fabio Cannavaro a La Gazzetta dello Sport:
Zero italiani, Cannavaro. Sorpreso?
«Purtroppo no. Dopo un Europeo così me l’aspettavo. Anzi è giusto. Ma finiamo di stracciarci le vesti ora: sono anni che non ci rendiamo conto della crisi che ci investe. Semplicemente, dobbiamo tornare a fare le cose che ci facevano vincere».
Niente italiani, ma tre “italiani” tra virgolette: Lautaro, Calhanoglu e Lookman.
«Lautaro non si discute, è una ricchezza dell’Inter, ha vinto lo scudetto e la Coppa America. Non tradisce mai, anche in nazionale fa sempre la differenza. E poi segna, si sacrifica, ma soprattutto ha fame. Mi auguro che l’Inter e la Serie A non lo perdano mai. Quando ti chiedi chi dei nostri giocherebbe nel Real o nel City, dici Lautaro e forse nessun altro…».
«Ha qualità notevoli e fa bene anche con la Turchia».
«Non dopo i tre gol in finale. Comunque, la sua stagione è stata incredibile».
A chi dà il Pallone d’oro?
«A Vinicius o a Bellingham che però, nella seconda parte della stagione, non è stato all’altezza della prima».
In campionato sarà ancora Inter?
«Sicuramente la favorita, perché non ha cambiato niente. Le altre sono tutte cantieri. Certo non mi aspettavo un Milan così, ma il calcio d’agosto illude. È chiaro che c’è confusione: sei gol presi allo stesso modo, sarà il caso di lavorarci su, no?».